sabato 25 febbraio 2012

Il vento lascia dormire il gigante, noi ci svegliamo un po


Venerdì sera, incontro incontro con Messner, che parla di un po' tutto, e (non che ci volesse molto) stimola ancora di più la sete di montagna. E prevedendo questa crescente sete, avevo già preparato la borraccia! (in foto l'autografo di Reinhold, sulla cartina della Tabacco!). Finito l'evento, birra e piada con gli amici e poi “ciao ragazzi, noi si tira dritto sull'appennino reggiano”..
L'idea era di partire da Case di Civago (la classica) per arrivare al Passone e poi sul crinale del Cusna che albeggiase, e poi tornare indietro. Con tutta la neve caduta settimane scorse, ci si voleva godere il nostro appennino imbiancato prima che fosse tardi; anche se chi ci era stato lo scorso weekend ci aveva già avvisato che in quota era tutto pelato dal vento..
Ore 2e45 siamo al parcheggio, posizioniamo l'auto come vogliamo, Riccardo fa per aprire la portiera..e una folata di vento gliela spalanca! Urca che vento, muove anche l'auto.. Se qui ha questa forza, non osiamo immaginare sul crinale, c'è da volare via! E col vento patagonico appenninico vento patagonico appenninico ho brutti ricordi.. Quindi, vento forte = freddo, vento forte = spiccare il volo sul crinale, si volta gallone e si dorme un'oretta..
Oh, ma in quest'auto i sedili non si abbassano, massimo 45°! Che scomodità.. Va beh, ore 4, vento urlante.. Volta gallone. Ore 5, idem, ma va beh, ormai andiamo, al massimo usciamo dal bosco e o buttiamo l'ancora (che non abbiamo) o torniamo indietro e amen. Via che si va, ore 5e30.
È tutto ben innevato, la temperatura è alta (Canale centrale del Giovomio, ti faremo domani?) ma il vento sibila.. Neve faticosa da salire, ci scaldiamo e spogliamo subito. Al secondo ponte sul dolo iniziano a farsi le prime luci, poi nel bosco filtrano i primi raggi, l'abetina reale si infiamma, la roccia dei monti sul crinale che si intravede tra i rami si illumina.. Già, la roccia! Mica la neve! God save the appenin.
Neve pesante, Riccardo monta le ciaspole ma anche lui fatica.. Usciamo dal bosco, e tutto è spelacchiato: oh che tristezza. Però siamo soli, e lo resteremo fino a quando inizieremo a scendere nel bosco, un po di bianco c'è, il sole è alto e splende in un cielo blu, c'è un anomalo caldo: insomma giornata piacevole. Sosta panino al battisti e poi vero il Passone facendo tutta cresta.
Un giretto classico per vedere l'appennino con finalmente un po di neve, molta meno di quella che immaginavo, ancora meno di quella che speravo. Un bel fotobook a numerosi e interessanti canali da salire, ma non so se quest'anno.. Un in bocca al lupo agli scialpinisti incontrati al parcheggio, che mentre ci cambiavamo (12e30) partivano per salire..?!

Qui tante altre foto (ho postato solo le più "poetiche")
Qui breve relazione.

Nessun commento:

Posta un commento