Ritorno alle origini della MTB oggi:
uscita coi ragazzi conosciuti alle uscite di Nuovi Orizzonti del 2008, e che spesso si trovano per qualche
sgambata. Preso dalla disperazione della meteo ieri posto su facebook
un semi annuncio di richiesta di salvataggio da una giornata in casa,
e il Bompa risponde con la proposta di un giro in MTB: peccato che la
mia Kona dopo Sasso Marconi
sia dal meccanico! Ma la buon anima compassionevole del Bompa mi
offre la sua altra bici. Sempre sia lodato.
Carico come una molla me ne vo a letto,
mi sveglio presto presto, e quando son li pronto per partire un suo
sms mi gela il sangue: “giro annullato..”, noooooooooooooo. Beh,
in effetti mi son svegliato che diluvia qui nella bassa, però magari
la è meglio.. Secondo le previsioni
dovrebbe tenere fino al primo pomeriggio.. Scambio di sms, dai si va
lo stesso me e te, se no facciamo un trekking, alla fine si va via
tutti e bona li!
Fiduciosi si parte, e verso Marano il
cielo si apre. Poi certo, il Cimone è bello avvolto dalle nubi, ma
si spera svignarsela da loro! Siamo io, Bompa, Enrico, Stefanone,
Alle, Alle, e Nciola che ci raggiunge in corsa.. Giro classico,
Fanano-Fellicarolo-Taburri-Colombino-425-e rientro. Ma queste sono
delle brutte bestie in mtb, starci dietro non sarà facile. Devo pure
subire il test psicologico di Enrico, ce però supero a pieni voti
con un “la montagna non si sposta”: ci accordiamo sul fatto che
questo test sarà da ripetere a Nicola.
Costante salita fino ai taburri su
terreno insensibile alla pioggia passata, poi però il fondo si fa
sdrucciolevole.. Negli strappetti servono più le gomme buone che i
polpacci, ma Enrico ha entrambi e va come una scheggia. Al bivacchino
nel bosco dopo il bivio per il Monte Lancino, le gocce fanno
capolino. In breve diventano tante gocce, è ora dell'impermeabile,
che ci accompagnerà fino all'auto. La sella non è troppo comoda, e
sento che mi manca l'ammortizzatore sotto il culo: kona mia, dove
sei?!
Finalmente inizia anche il single
track, qualche saliscendi nel bosco, e si arriva al Passo del
Colombino, punto panoramico sul quale sostiamo brevemente per aiutare
Stefanone a finire i biscotti, un grande sacrificio. Bene, è ora di
scendere a crepacollo! Non troppo crepacollo però, perché oltre che
essere su una front di 17 (la mia kona è una full di 19), anche il
fondo mi intimidisce alquanto, e perciò meglio usare cautela! Ma
appena sarà secco e riavrò la mia bimba..me lo segno questo
sentiero!
Ma pur scendendo dalla sella per i
tratti più impegnativi, il divertimento è assicurato. Pure la
caduta è per me un momento ilare: certo, se invece che su un
materasso di foglie ai 2 km/h fossi caduto su un sasso ai 50 km/h, la
musica cambiava. Si arriva così sull'asfalto finale, dove in discesa
si toccano i 65 km/h, per poi tornare a salire verso Fanano: salita
che Nicola si evita facendosi venire a prendere dalla morosa!
Via veloci alle macchine, lavatina alle
bici nella fontana di paese, cambio integrale degli abiti inzuppati,
e poi alla ricerca di cibo. Mi sarei accontentato di una birra e
qualcosina da sgranocchiare, e invece finisce con un pranzo vero e
proprio a base di gnocco e tigelle e lambrusco: very good! Mission
completed. Kona mia, ti aspetto per discese goduriose..
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