Oh my god, non ci sarebbero altre
parole. Una giornata limpida, solo qualche nube nel pomeriggio ma
nulla di che. Caldo, anche troppo, ma va bene. Sole, anche troppo
vista la mia fronte. Neve, poca, e quella poca per nulla divertente,
quasi tutta ultra bagnata e che fa andare giù fino al cavallo. Ma
che panorami: ne vale la pena!
Weekend libero per me, si fantastica su
una cima adamellica (proposta di Riccardo, non mia), ma il meteo per
domenica volge male, e il sogno salta. Però sabato mettono bello, un
caldo anormale per l'inverno, ma limpido. Venerdì passato a chiedere
consigli, guardare webcam, previsioni, Lombardia, Trentino, Alto Adige, Veneto, Legnone, Val di Funes,.. Sass de
Putia, se puede?
La risposta di Riccardo alla mia
proposta tramite sms è semplicemente “non ci sono mai stato”: ho
già capito. La sera bevuta con gli amici, torno a casa, preparo lo
zaino, e vado a letto, per ben 2 ore di dormita.. Poi driiiiin! È
ora! Due sveglie puntate per sicurezza, cosa che di certo non faccio
in settimana, lì ne basta una.. Alle 5 Riccardo passa, e la giornata
ha inizio.
Non si trovano bar aperti usciti dall
A22, pazienza, la colazione fatta basterà. Partiamo già desolati
vista la poca neve, ma..quanto cazzo è bella la Val di Funes! Che
belle le Odle! Terza volta che son qui, anni fa d'inverno per un
giretto al Rifugio Genova e poi sosta sotto il tavolo alla Gampelnam,
poi l'estate dopo la prima vacanza dolomitica (beh, solo una due
giorni, ma è stato l'inizio) con Marco. Quella volta fu sentiero
Gunther Messner, Sass de Putia, pernotto al Genova (con cena digerita
solo grazie alla fatica fatta), Furcela Mont da l'Ega, Sass Rigaiss e
ritorno.
Stavolta Sass de Putia in
invernale..come sarà? Mi preoccupa la ferrata, per il resto c'è
“solo” da sgambare. La neve è poca, sulla prima parte del
sentiero è ghiacciatissima, ogni tre per due uno di noi scivola,
l'altro ride, poi si invertono le parti. Usciamo dal bosco, il sole
ci piglia e scalda. Decidiamo di tagliare per la Worndel Loch Alm,
dalla cartina sembra che poi si possa salire, e quando vediamo tracce
di sci e persone, ci confortiamo che si può fare.
Scialpinisti iniziano a superarci,
altri sono dietro. Mi ricorda qualcosa, una salita a Cima d'Asta
l'anno scorso: giornata epica anche quella, bel dislivello, bel
canale, cresta, panorama, e la constatazione che in mezzo a tanti
scialpinisti eravamo i soli senza lamine che ti fanno andare veloci
ai piedi..ci sarà un perché! E quella frase di Nicola:
“ho fatto meno fatica sul Bianco”.
Arrivati all'impronunciabile malga,
cosa vedono i miei occhi, un canale! Che bellino! Che acquolina in
bocca..ma meglio di no. La neve inizia a fare schifo qui, se lo è
anche la, non voglio un secondo Vajo Battisti in 7 giorni. Saliamo il vallone e si inizia a
sprofondare. Giù fino all' ucc.. fino al cavallo. Mettiamo le
ciaspole, si migliora, si va giu solo fino a metà polpaccio! Va beh
dai, sarà da sudarsela oggi, ho capito. E vediamo lei.. O lui.. Beh, il Sass de Putia!
Ma l'animo è alto. Mettiamo e togliamo
le ciaspole, le teniamo in mano ormai perchè si sa che le riuseremo.
Le usiamo un po come bastoncini sui pendii che tagliamo per arrivare
alla Forcella de Putia. In un tratto la mia ciaspola (calzata) va
giù, la neve la inghiotte, 5 minuti per liberarla, manco fosse un
superstite sotto valanga. Forcella de Putia, ci siamo, ma inizio a
pensare che non arriveremo in cima, è molto faticoso in queste
condizioni.
Ma passo dopo passo, sprofondo dopo
sprofondo, eccoci alla fine del sentiero, dove inizia la traccia che
accede alla ferrata. Dimenticavo, dopo il vallone sopra la Worndel
Loch Alm non abbiamo più visto persone: solo noi a tentare la cima
oggi? Chissà perché..
Si va per il crestone e si arriva alla
ferrata. Provo a partire senza ramponi ma torno subito indietro,
calziamo che è meglio. La ferrata è facile, on la neve un po' meno,
ma il cavo è quasi tutto scoperto, e dopo domenica scorsa non mi
spaventa. Sali sali, mungi il cavo per stancare le braccia e liberare
le gambe, ecco che vedo la croce. La raggiungo, grido a Riccardo che
manca poco, ed eccoci.
Non ci sono parole per il panorama a
360 gradi che si può godere. Le foto non rendono, ma pazienza..voi
che leggete, andateci! Mi fermo a pensare a tutte quelle persone che
mi chiedono “ma perché lo fai? Perché vai in montagna? Tutta
quella fatica per cosa?” Vorrei fossero qui, la risposta sarebbe
davanti ai loro occhi. Adamello, Cevedale, Gran Zebru, Ortles, Pelmo, Civetta, marmolada, Piz Boè, Sass Rigaiss, tutte cime che riconosco perchè salite, ma quante altre ne vedo e non conosco..ma conoscerò!
I gracchi vengono a elemosinare il
nostro pasto, a pancia piena si potrebbe dormire qui da gran che si
sta bene (oddio, tutta la salita abbiamo sudato come pochi, ma ora si
stà bene), ma dopo una doverosa pausa meglio andare. Tanto di fatica
ce ne è altra, questa neve anche in discesa è da crampi, poi ci
sono i traversi di prima, i nuovi che portano al Genova.
Per non parlare della discesa dal
Genova. Taglio sperando in neve migliore rispetto a quella del
sentiero, e mi ritrovo a ravanare, a sollevare i piedi dietro di me,
aiutarmi con le mani per spostarlo più su e lanciarlo avanti.. I
piedi ormai sono spolti, nelle scarpe i pesciolini, i pantaloni come
appena usciti dalla lavatrice. Fortuna non fa freddo (quasi tutta la
giornata con solo la maglietta). Gira e rigira, ravana e ravana,
arriviamo all'auto, alla ricerca di una birra!
Giro davvero appagante, e per la fatica
(tutto allenamento!) e per i panorami, i posti, la pace e la quiete.
Tanto appagante che rifiuto l'invito per la mattina dopo per un giro
in Appennino di Samantha.
Poi dai, mi dico, domani riposo. Strano modo che ho di riposare: al
mattino 50 vasche, al pomeriggio 45km in bici. Riposeremo quando
saremo morti.
Report tecnico.
Altre foto (tante):
Video del panorama dalla cima.
Ciao sono Momo, amante come te delle Dolomiti. Fortunatamente io ci abito pure da queste parti. Sono arrivato qui perchè ho intenzione di fare il giro del Sass da Putia sabato prossimo. Dovrei verificare le condizioni del percorso, perchè non vorrei inzupparmi tutto come hai fatto tu. Eviterei la cima per fare solo il giro del Sass. Ci son punti pericolosi con neve?
RispondiEliminaTi faccio anche i complimenti per il post. So quanto ci vuole per confezionarlo con testi e immagini. Se vuoi, proprio a titolo di condivisione di esperienze, puoi dare un occhio anche alle mie escursioni fotografiche sulle Dolomiti, così mi dici quello che pensi. Ecco la sezione dedicata sul mio blog: http://fotomomo.blogspot.com/search/label/MomoEscursioni
Qui, ad esempio, una bella escursione ai piedi delle Odle: http://fotomomo.blogspot.com/2010/12/tramonto-sulle-odle-1.html
Oppure questa con giro sulla Tofana di Rozes: http://fotomomo.blogspot.com/2011/10/il-giro-della-tofana-di-rozes-1.html
Ma ce ne sono tantissime altre. Spero ti possano interessare.
A presto!
Momo
mah..
RispondiEliminacaldo fa caldo, magari ha sciolto tanto.
certo che se il giro è quello per il passo delle erbe, percorri molta roba a nord, percio dove piu prob resta neve. e se pensi passare per il pendio nord ovest della forcella di putia, penso di neve ne trovi sicuro
Grazie per la risposta. Magari lascio passare altre due settimane per non rischiare. Tanto ormai i paesaggi invernali son belli e che rovinati. A presto!
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