sabato 5 maggio 2012

Avventurosamente nel Dolo, e poi si può arrampicare (via Lama del Dolo)

Se me l'avessero detto che mi sarei divertito così tanto, non ci avrei creduto. Ero molto sfavato per un paio d'occasioni perse per questa giornata/nottata, e invece..ma veniamo con ordine.
Lama del Dolo, una conformazione rocciosa stranissima, la puntavo dalla prima volta che ne lessi la descrizione, e anche Nicola (che l'aveva cercato l'anno scorso, qui): sulle Alpi il meteo is no good, Arco e lago idem, la Pietra è sempre li, proviamo 'sta lama! Siamo io con MirkoNicola con Marco BDavide con RobertoCristian con Davide. C'è freschino già al parcheggio, tira vento, figuriamoci laggiù nella gola del torrente! Ma vai con l'ottimismo.
Si scende per sterpaglie, traccia definita manco l'ombra, ma tanto è intuitivo, c'è da arrivare in bocca al torrente! E ci arriviamo, e lui è li con le fauci aperte.. Ma per ora gli scappiamo. Costeggiamo la sinistra orografica verso valle: ricordo che Nicola mi disse che c'era da passare dell'altra parte e poi tornare da questa, ma non mi sembra troppo secco questo torrente..mah.
Cammin cammina giungiamo all'attacco della Via della Spada (persorsa da Nicola l'anno scorso nel link precedente), che dà a picco sul torrente su un paretone: cosa ci fa qui questo paretone che siamo nel bosco dell'appennino reggiano!? Cristian e Davide si fermano qui, io preferisco tentare la lama che deve essere più estetica e..più facile. Bene, c'è solo da trovare come passare di la: c'è da cercare il punto migliore per guadare.
Esplora esplora, giungiamo nel punto che sembra il migliore, ma c'è comunque da bagnarsi: il torrente è largo una decina di metri buoni. Siamo qui, in braghe lunghe e col pile, col vento, e dobbiamo bagnarci?! In quest'acqua dall'aspetto gelido?! Se po' fa'! E il Dolo apre le fauci per darci una morsicatina. Tra me, Mirko e Nicola è una gara al primo a buttarsi dentro, ma vinceremo io e Mirko, che a piedi nudi, abbigliati solo con mutande, casco e imbraco, attraversiamo legati alla corda che trainiamo. A 2/3 Mirko prosegue, io mi fermo su un sasso per fare sicura e aiutare gli altri nel passaggio. Ma quanto è “tonificante” l'acqua!
Anche gli altri arrivano dalla giusta sponda, e infine Nicola che slega la corda che si era tesa per facilitare il passaggio. Ma cosa mi rivesto a fare? C'è da fare un secondo guado tra un po'..resto in mutande e mi metto la maglietta, ma sulle gambe nude agiranno le sterpaglie senza opposizioni di sorta. Passiamo vicini alla parete dove Cristian e Davide sono appesi: ci vedono in quello stato, chissà cosa pensano..

È un posto davvero magico, bisogna ringraziare Nicola per averci portato. Solo ora riguardando i video (video e altro videoaltro video) e le foto me ne rendo a pieno conto: il fragore della corrente, l'acqua, il verde, il vento che scuote e anima gli alberi. Ma in quel momento, mentre si era lì, il sapere che ci aspettava un altro guado, volendolo affrontare per non ripetere quello precedente, ci teneva la mente occupata.
Ed ecco la Lama, è lei! Ma è dall'altra parte..tutto da copione. Solo che qui l'acqua è più profonda, ho paura che non sarà come il primo che ha rasentato l'intimità: stavolta l'intimità va a bagno! Mi lego la corda, niente imbraco che non voglio bagnarlo, ne realizzo uno di emergenza e parto, dopo un attimo di riflessione.
Tre passi e torno indietro, mi cavo l'ultimo capo di abbigliamento rimastomi, perché averlo bagnato tutto il dì non sarebbe piacevole. E con questo appeso alla fettucia mentale del casco (che eleganza!), la goliardia si spreca. Oh la peppa, qui tutto il tratto è sott'acqua rasentando il pipino: da un momento all'altro temo lo spasmo supremo, che per fortuna non arriva, passo la riva e mi do una stiracchiata verso l'alto! Mission completed! Lego la corda più in alto possibile e Mirko può avanzare.
Almeno stavolta riusciamo a esser furbi e con una corda doppiata fare il passaggio del materiale, così mi accorgo di strane chiazze di sangue sulla sponda dove sto: è il mio tallone, che grazie alla pompa venosa del piede perde sangue a go go. Ma il freddo non mi fa sentire nessun dolore. Tutti passano, chi meglio chi peggio, ma stavolta è più tosta per tutti. Bene, si potrebbe anche arrampicare adesso..
E adesso inizia il racconto della via, ma l'avvicinamento è già stato per me entusiasmante!
Si parte col fragore del Dolo alle spalle, con un diedro che poi diventa parete verticale, e permette così di alzarsi al di sopra degli alberi: si comincia ad avere una visuale “dall'alto”, e si inizia a delineare la caratteristica di spigolo di questa via. Questa roccia è una Pietra di Bismantova prima della ripulita con la vaporella!
Il secondo tiro prosegue sempre a gradoni, e si arriva alla base di un pinnacolo..lo spigolo si assottiglia, che figata. Figata da sgugnare, perchè il terzo tiro prevede del dulfer aggressivo, poi un'aderenza di fiducia..ma diceva il saggio “fidarsi è bene, non fidarsi..”
Quarto tiro con traverso esposto vista valle del Dolo alta, e poi su appoggiandosi a cose instabili. Ma mai instabili come al quinto tiro, dove si passa su una forcelleta dove i massi giocano a shangai.. Speriamo tengano!
Sesto tiro, quello chiave, bello tosto, e infatti con l'alternanza prevista, tocca a Mirko. Già Nicola lo vediamo molto pensieroso, studia studia (Davide e Roberto sono già alla macchina a mangiare), e alla fine passa. Anche Mirko ha il suo da fare, ma passa. Quando ci arrivo io, capisco quanto l'altezza (e la bravura) di Davide (che è sceso per erba ed è venuto in sosta a trovarci) sono state preziose in questo tratto. Minchia, vorrei farlo bene, ma da poco tira un vento maiale, che mi sposta di lato proprio mentre sono appeso come un salame!
Bene bene, siamo fuori, c'è da risalire un 15 minuti a piedi, ma non voglio togliermi le mie scarpette, ho troppa paura del mio tallone.. Già da un po' ho la sensazione che ci sia un letto umido sul quale si muove..e non è di acqua!

Bella giornata, divertente e avventurosa! E ricattabile visti certi filmati e foto che girano..ingrati!

Altre foto qui (son tante, ma il posto merita davvero).
Video di Nicola al primo guado.
Video e altro videoaltro video new age del Dolo che scorre. 
Video al secondo guado, non è che abbia troppa spinta..
Video del mio secondo guado, mi lancio vestito solo col casco.
Video di Nicola al secondo guado.
Qui relazione di entrambe le vie  redatte da Nicola.

2 commenti:

  1. Fantastico vero? Peccato solo per l'eccessivo addomesticamento della via...Complimenti e belle foto!

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  2. fantastico ambiente.
    sull addomesticamento..sono sempre discussioni senza fine quelle sull attrezzare una via o lasciarla free!

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