Partiamo presto, si vuole sfruttare un
po’ questa luna che non siamo riusciti a goderci negli ultimi
giorni dell’anno quando era davvero possente. Ma la sorpresa che ci
rivela il tratto iniziale di bosco è davvero triste: piove. Ma non
dal cielo, dalle piante! La neve si sta sciogliendo a una velocità
paurosa, e sono le 6e30 del mattino a 1000m: quanto caldo fa..
Pazienza, vorrà dire che ci
abbronzeremo: le previsioni sono buone, ma abbiamo imparato che
l’Appennino frega, perciò siamo sempre allerta di vistosi cali di
visibilità e vento impetuoso. Per fortuna oggi non sarà così. Le
prime luci iniziano a illuminare le cime innevate (spolverate), le
rare velature in cielo si colorano di rosa e rosso, la palla
infuocata inizia a fare il suo mestiere. God bless the sun!
Forza su, usciamo dal bosco che voglio
ciaspolare (beh, la vista delle “pareti” di Sasso Fratto, Prado e
Cipolla, mi fa venire poi voglia di picca e ramponi) e pentirmi di
non aver portato la crema da sole! Non so il perché e il per come,
ma perdo la traccia principale che va alle bandierine, e mi ritrovo
sulla neve candida non ancora pestata. Si fatica di più, ma che
soddisfazione. Il sole non ancora troppo alto colora la neve di una
luce fioca, è tutto così rilassante.
La neve è davvero poca, crinali
spelacchiati, erba affiorante, creste con versante invernale e
versante estivo. È una tristezza vedere tutto ciò, soprattutto
ricordando l’inverno 2008, quando si faceva fatica a vedere i segni
del CAi sugli alberi (che d’estate sono a un’altezza di 1,5-2m da
terra). Va beh, prendiamo quel che viene, siam figli del meteo.
Il Cusna è laggiù, ma ce la facciamo
dai, sole alto, caldo (siamo in maglietta), niente vento (una leggera
brezza), non possiamo non sfruttare questa giornata, che chissà
quando ci ricapita! E inoltre c’è pure poca poca gente in giro..
Raggiungiamo il crinale del gigante,
saliamo svelti sulla cresta per osservare il panorama, che c’è
visto che scorgiamo distintamente Baldo, Carega, e tutte le Alpi e
Prealpi Lombarde. Spettacolo. Ci mancherebbe solo un bel canale
ghiacciato di 500m da risalire coi polpacci in fiamme e le i bicipiti
in tensione. Ma non si può avere tutto dalla vita.
All’arrivo degli impianti le tracce
che seguivamo finiscono: da adesso terreno inesplorato, traccio io! I
traversi con le ciaspole non sono il massimo (tantoché al ritorno
Riccardo conierà una nuova progressione per il traverso con ciaspole
faccia a monte) e quindi la faccenda si (ma di poco) più ardua
dovendo seguire tutti i sali scendi della cresta: beh non male, tutto
ciò ci ricorda il Lyskamm..
Al passo del Morto (mi pare si chiami
così) dobbiamo scegliere se le roccette o il traverso sul versante
nord: accendiamo l’adrenalina, vai di roccette! Ma la neve è
davvero uno schifo, quasi sempre pappuccia, andiamo di misto! E di
piccozzate nella terra.. Un traverso interessante che da emozioni,
qualche altra roccetta e siamo in vetta. Vista Monte Rosa,
spettacolo.
Riusciamo a goderci la cima, non c’è
vento, c’è sole, perciò per una volta possiamo fermarci e
mangiare nel punto più alto dell’escursione: che lusso.
Per scendere ripercorriamo a ritroso lo
stesso itinerario dell’andata, un po’ di allenamento sul misto in
vista dei grandi progetti 2013. Il cielo si vela un po’, e ciò
crea nuovi colori sui pendii imbiancati, oltre che permettermi di
togliermi gli occhiali da sole per evitare il pandismo (fenomeno per
il quale la facci diventa scura, ma intorno agli occhi resti bianco)
e la fascia paraorecchie per evitare lo zebrismo (ovvero la fronte di
due colori ben separati).
Come tre marmocchi ci mettiamo a
lanciarci la neve addosso: ormai abbiamo imparato una tecnica
particolare grazie alla quale non ci si bagna le mani e sono
sufficienti due bastoncini con rondella. E c’è chi viene preso
anche bene..
Devio per passare dai flauti della
croce del Passone, tappa obbligata ogni volta che passo di qui.
Nel bosco ormai la neve è diventata
fango: mamma che tristezza. Ci vuole una bella birra fresca, una
pizza mini e un magnum bianco per finire la giornata: venti minuti
dopo esser arrivati all’auto, avremo anche quella!
Qui altre foto.
Qui report.
Nessun commento:
Posta un commento