Seconda
uscita del corso AR1 2014 del CAI di Carpi, e come sempre un must la Pincelli con Variante Alta. Le previsioni
incerte ci fanno paura fin dall’inizio della settimana, ma piano piano
migliorano, anche se non sono mai allegre: pioggia dal pomeriggio. Ma si spera
che entro pranzo si riesca a uscire dalla via e in seguito fare “solo” della
didattica che non sarebbe preclusa dalla pioggia.
Nell’avvicinarsi
a Castelnovo ne Monti le nostre speranze sul meteo si affievoliscono sempre di
più: nebbia, il cielo grigio, ma poi tutto si apre e si vede l’azzurro del
cielo. Erano nuvole basse! Meglio così, e meglio davvero, perché poi al
parcheggio il paesaggio è quasi surreale: sotto di noi qualche tappeto grigio
sul verde di prati e boschi, e il crinale accarezzato da nuvole che arrivano da
sud e si scontrano con l’aria padana.
Colazione al Rifugio della Pietra,
e poi ogni cordata si avvia per la via scelta. O quasi, perché dopo una veloce
perlustrazione alla Zuffa Ruggero, chi voleva andarci ripiega sulla Oppio, ben più asciutta. Lo smistamento prevede quindi due
cordate sulla Oppio e quattro all’attacco della Pincelli, che poi si
divideranno.
Parto prima di Luca, lui mi seguirà a ruota, che già dal primo tiro maledice la Pietra, rimembrando il perché da
anni non veniva più a questa uscita e auto insultandosi per avere quest’anno
dato disponibilità alla stessa. In effetti il primo tiro è ricco di detrito
sabbioso: quest’anno con le piogge che ci sono state parecchio materiale è “sceso”,
e mi dicono che settimane fa era pure peggio! E inoltre, ovunque si vedono
scaglie staccate e che si staccheranno..
Alla prima
sosta ci infittiamo bene a modo: e come mio solito, decido di sostare sulla
sosta “bassa”, ben più esposta e meno comoda della “classica”, e recupero i
miei secondi Rossella e Federico (aspirante Istruttore Sezionale). Avevo optato
per salire la variante mediana, ma la lunghezza delle corde che mi sono scelto, ahimè, mi fa
desistere: troppo corte!
Seguo quindi
Luca sui tiri della classica, adibendo la seconda sosta più in “alto” della
“classica”, così poi il tiro dopo c’è pure da iniziare in traverso. Nicola con
Stefania e Marco e Ivan con Anna sosteranno ancora più a destra, visto che poi
proseguiranno sulla Mussini Iotti. Intanto Luca armeggia sul passaggio chiave
della variante alta..
Il sole
scalda, meno male Nicola mi ha prestato i suoi pantaloni pinocchietti retro
vecchi e bucati: temendo il freddo mi ero preso solo i pantaloni lunghi..
Scalderà anche il quarto tiro, quello della variante, dandomi anche riprova del
fatto che arrampico meglio da primo che da secondo. L’ultima volta che affrontai il
passaggio chiave ero da secondo e feci molta più fatica di oggi da primo!
Strapiombo e
poi diedro da salire nei più svariati modi, dulfer, placca, diedro: non mi
faccio mancare nulla, li faccio tutti! Intanto dalla quarta sosta osservo le
cordate della Mussini Iotti scomparire, con Anna che sulla partenza in traverso
fa meno la spiritosa..
Osservo e
incito Rossella sul passaggio chiave del tiro, accorgendomi che ogni mio
consiglio sul come affrontare il passaggio è vano: la vedo mettersi in
orizzontale, i piedi verso destra e le mani che salgono a sinistra. Avrei
voluto esser sotto per vedere in che posizione da bolide si è messa!
Foto di via,
visto che ormai il più è fatto, resta solo la placchettina e il traverso
davvero esposto per ricongiungersi sulla via “classica”, e poi si è fuori in
mezzo agli alberi della sommità, in 3h30 scarse, buon tempo per un corso. Luca
e Matteo ci aspettano, poi arriva anche Davide con Fiorella e Cristian, Sauro
con Stefano e Federico sono già al Sirotti, che ben presto raggiungiamo anche
noi.
Tira un
vento spiccatamente appenninico, meglio evitare la doppia dal Sirotti che già
essendo nel vuoto provoca certi addensamenti nelle mutande (lato dietro), ci
manca solo pendolare per il vento: qualche doppietta corta dalla parete. Non
vedendo arrivare quelli della Mussini Iotti, vado in perlustrazione a vedere
come se la cavano, trovando Nicola che esce.
Ora che
anche loro cinque sono fuori, ci si dirige tutti quanti verso il Sirotti, dove
non trovando nessuno solo Stefania con Nicola e Ivan restano per fare una
doppia, io Anna e marco scendiamo a cercare gli altri che però sono al
Sassolungo. Io ho il coprifuoco oggi, perciò bye bye a tutti, me ne vado verso
casa!
Qui altre
foto.
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