domenica 12 luglio 2015

Ce ne andiamo con la voglia: Spigolo Castiglioni-Detassis, TENTATIVO

Superesaltati per una via che però adesso non riteniamo nelle nostre possibilità, "costretto" a esplorare questa zona per altri motivi (zona però piacevolissima, si intenda!), un meteo che pare buono (anche se poi mi avvisano di possibili temporali nel pomeriggio), partiamo carichi per la Val Canali e la Pala del RIfugio. 

Ore 3 partenza, ore 6e20 siamo già in cammino piuttosto armati: la via presenta pochi chiodi in quanto ricca di possibilità di assicurazioni naturali: il rovescio della medaglia è che è "facile" perdere la via. E infatti.. 

Ma quanto è bella la Val Canali e il Gruppo delle Pale nel suo complesso. Purtroppo l'ho girata poco, e spesso è finita pure male (normale al Cimon de la Pala): di certo una zona di cui approfittare maggiormente nei prossimi tempi. 

Alle 7e45 Giorgio attacca lo zoccolo, non è ancora un tiro ufficiale, una serie di gradoni di terra erba e roccia, II massimo, siamo legati ma conserva lunga, lunghissima. Lo Spigolo lo osserviamo già da un po', ma man mano che ti ci avvicini sotto la sua imponenza ti sovrasta. Ma siamo carichi e motivati. 

Al cordone della partenza siamo già rimasti soli, la cordata davanti è scheggiata su, ne abbiamo un'altra a lato che è più o meno sui nostri tempi. Parto io adesso, sono nell'ottica dell'esser svelti e me ne accorgo visto che nella mia rapidità proteggo poco e quando posso con cose davvero "veloci": ma oggi c'è da viaggiare. Come prima via in dolomiti della stagione poi.. 

Sotto il camino del secondo tiro vero non si sta comodi, riparte Giorgio, anche lui fila svelto verso l'alto: ancora non siamo sullo spigolo, il percorso non è obbligato, da cercare la sosta. 

E infatti sul terzo tiro vago e navigo, salgo in rapidità ma guardandomi intorno: la relazione parla che la sosta si vede poco, infatti io vado troppo a destra, una corda che tira come un macigno, un chiodo lassu e mi invento qualcosa, anche perchè ormai di corda macigno non ne ho più. 

Avanti Giorgio ancora su percorso discontinuo che in breve ci porta alla quinta sosta. 

Tocca a me: ora si inizia a fare sul serio, arrampicata con difficoltà maggiori e più continua, verticale, verso quello slanciato spigolo che si vede fino dal parcheggio. Vado per questo diedro poco accentuato, mi sento bene e n forma nonostante tutto. Ok, non siamo ancora sul V.. 

Tocca a Giorgio, sul tiro forse più continuo della via. Senza esser logorroici, purtroppo va male, il mio amico finisce fuori via, troppo a sinistra, difficoltà crescenti man mano che sale e troppo esagerate per la via, ingannato anche da una serie di chiodi che quando termina con una bella maglia rapida in uno, schiarisce le idee. Sale ancora un po' ma nulla da fare: cordino in clessidra e maglia rapida, giù. 

Sceso un po' e recuperato un il materiale, riparte, ma ormai la testa è andata, abbiamo consumato troppo tempo. Più in alto simili difficoltà si ripresenteranno. Poco più di 2h per i primi 5 tiri indicano 7h abbondanti per la via totali se manteniamo il ritmo, ma sul sesto tiro il ritmo è sceso spaventosamente: sono già le 11e45, sommaci 5h ottimistiche diventano le 17. Ma sono ottimistiche, dopo le difficoltà aumentano.. poi i temporali pomeridani. Se proseguiamo la vedo dura calarci, già lo sarà ora. 

Ritirata. Con un vento impetuoso anche.
E anche le doppie in discesa non saranno semplici, a cercare di non incastrare la corda, il canale migliore di discesa, ritrovare la sosta, far scendere il primo non fidandosi solo del cordino in loco ma mettendo qualcosa nel caso ci molli (poi il secondo..solo sul cordino vecchio). 
Facciamo più doppie che tiri alla fine! Alle 14e45, cambiati, leggermente mangiati, lasciamo sconsolati questo meraviglioso spigolo, destinazione birra al rifugio.

Scendiamo, con un cielo ancora limpido, ma dove diavolo sono i temporali?! Fossi stato certo che il tempo avrebbe retto fino a notte fonda, avrei continuato, anche se uscivamo dalla via alle 20 chissene frega, il problema era beccare il temporale durante. Mannaggia. 

Con la romella che rode e una gran voglia di arrampicare, lasciamo questa valle. Ripromettendoci di tornarci al più presto!

Qui altre foto, ma poche, visto che volevo andare via spedito!

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