sabato 4 maggio 2019

Minima spesa massima resa: Tessari climbing

Quando hai poco tempo d'orologio, quando il tempo meteo è incerto, quando hai comunque voglia di arrampicare fuori all'aperto, Tessari resta ancora il miglior compromesso. Scrutato il radar piogge prima di partire da casa, abbiamo lo stesso il timore di finire su resina al King rock, ma al casello di Verona nord ci armiamo di fiducia e continuiamo dritti.
L'azzardo ci dà ragione. A Tessari non piove anche se non splende certo il sole. Ci avviamo per il vigneto verso la parete rigata: questa maledetta lacrime di Madonna continua a sfuggirmi con quei primi metri davvero ardui, e ci spostiamo per qualcosa di molto più easy verso la via delle formiche.
Siccome le difficoltà sono concentrate nella parte centrale della via, concordiamo che sia meglio che parta la Ste. In realtà le difficoltà maggiori di questa via sono dovute alla poco raccomandabile consistenza della roccia: nulla a che vedere con la Tessari classica con le vie che corrono sul trapezio, dove la roccia sembra essere un tutt'uno con la montagna. Qui la roccia sembra sia stata appoggiata sulla montagna in vari blocchi blocchetti blocchetti.
Il secondo tiro è comunque carino, con un diedro che strapiomba pian piano e qualche altro bel passaggio. Ma mi muovo piuttosto lento e guardingo a mo' di bradipo, a tastare ogni singolo appoggio e ogni singolo appiglio. In questa maniacale ricerca della solidità, o meglio in questa costante maniacale voglia di evitare ciò che si muove, salto pure parecchi chiodi senza vederli.
Anche sul sul terzo tiro proseguo io per non rischiare che alla mia compagna di cordata passi la voglia di arrampicare per il resto dei suoi giorni sì. Nonostante gli 80 metri di corda singola (da casa eravamo sicuri che saremmo finiti in palestra) ci fermiamo a tutte le soste dichiarate, anche se c'è più corda da recuperare di quella che abbiamo issato da una sosta all'altra.
L'ultimo tiro dovrebbe essere un facile spigolo: ci alterniamo senza passarci il materiale. Prima di partire le ho ben chiesto se volesse qualcosa ma mi aveva risposto in modo negativo visto lunghezza del tiro e difficoltà. Poi però, dopo 10m, me la vedo tornare indietro e lanciarmi una catena di cordini annodati tra loro a bocca di lupo (ma come si fa il bocca di lupo?) sulla quale agganciare tutti friend e nut che ho.
Altro giro altro regalo: raggiunto il sentiero si scende più o meno rapidi per andare ad affrontare un'altra via. La zona oggi non sembra nemmeno essere particolarmente affollata, oppure la maggior parte della gente si è spostata verso altri settori. Dopo la roccia mediocre della via delle formiche, meglio rifarsi gli occhi con una via del trapezio. Indecisi su quale fare, o meglio visto che una vale l'altra, ci fermiamo su Noi ragazzi di ieri.
Ora invece sì che vista la linearità della progressione e la qualità della roccia possiamo sfruttare tutti gli 80 metri di corda e salire come se non ci fosse un domani. Parto io, e quel IV+ del primo tiro mi sembra un pochino avaro. Passi delicati e spostamenti a destra e sinistra per vincere la verticalità con non sempre ottime mani: ma almeno quando c'è da tirare puoi farlo senza patemi.
È tutto il giorno che ci guardiamo attorno osservando le nuvole come le sentinelle dei fortini controllano che il nemico non si presenti all'orizzonte, e siamo sempre lì lì per chiamare rinforzi, o meglio per affrontare la ritirata. E invece non ce n'è bisogno. Riparte Stefania per la seconda metà della via: dovrebbe farcela a uscire con tutta la corda che abbiamo..
Ah! Per quanto riguarda la lunghezza della corda non ci sono problemi, ma per la fatica che ne scaturisce nel portarsela su tutta e gli attriti che tutte le protezioni comportano.. quando finalmente la raggiungo in sosta ha una delle facce più stanche che io abbia mai visto: gli ultimi metri di arrampicata son stati vinti tirando su con le mani qualche metro di corda per poi fare qualche passo di arrampicata, e così per varie volte. Poi il mio recupero è stato eseguito.. va là lasciamo perdere che sarebbe da arresto!

Giornata incerta riempita certa, non ci si può lamentare!

Qui altre foto.

Nessun commento:

Posta un commento