Una bella
giornata di sole, il bosco che dovrebbe colorarsi di autunno, l'assenza di
vento, una dolce compagnia e un posto inesplorato, l'arrampicata già "sfogata"
ieri: un cocktail
perfetto per pianificare la giornata di oggi.
In viaggio
verso il Rifugio Lagoni, una passeggiata prima sul 711 verso Capanna Lagoscuro,
nella faggeta e districandosi sul sentiero diventato un ruscelletto. Da lì ci
si complica la vita su un ombroso e gradonato 713A, fino finalmente a sbucare
sui pratoni sotto il crinale.
Salgo a
passo svelto sul Monte Matto, per vedere il mondo dal punto più alto della
zona, e poi ridiscendere di nuovo in compagnia di nuovo a Capanna Lagoscuro ma
stavolta per il più tranquillo, soleggiato, e meno roccioso, 713.
Per chiudere
l'anello, rientriamo si per il 711, ma che gira verso la destra orografica dei
Lagoni, all'Indiana Jones nel guado del ruscello, e poi per la ben più lunga
discesa (con tratti di salita) sul 711A. Una giornata tranquilla, senza
pretese, per soddisfare lo spirito e i cinque sensi.
La vista
accecata dal sole riflesso sulle acque del lago che d'estate inciterebbe al
costume da bagno.
I profumi e
i colori dei suoi faggi filiformi verso il cielo o arricciati verso terra, ma
tutti tinti di giallo e rosso.
Il tatto che
si accontenta di accarezzare l'arenaria dei massi erratici lato sentiero, ma
bramando quella più verticale delle vie di arrampicata.
Il silenzio
dei prati sotto il crinale.
Il gusto
della polenta al cinghiale o ai funghi, e della birra che la cameriera voleva
portarmi non ancora finita!
E così
questo weekend ho passato più ore sul seggiolino di un auto che sul materasso
del letto.
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