sabato 30 aprile 2016

"Voglio cantare e sudare su" Via Michele

"Giorgio decidi tu" io non ne voglio sapere, ma pongo solo il mio parere sul meteo delle possibili mete: già trovarsi al parcheggio sapendo quale autostrada prendere è importante. Si va ad Arco. Già ma che via? Mi appisolo pesantemente in auto, eh oh io quando non guido mi addormento anche sulle spine, e mi risveglio al bar Placche Zebrate. Mi risveglio mentre per radio passa questa canzone..è la fine.

Colazione senza che stavolta nessuno freghi le paste a nessuno (link) e mo', che famo? E niente la dittatrice Stefania decide per andare alle Coste dell'Anglone, con un ventaglio di vie di cui sogniamo di concatenarne due. Giorgio, la tua idea sarà per la prossima volta, anche se ci odi. Beh, ci odi, io non ho fatto nulla! Tranne canticchiare di continuo quella maledetta canzone, sono molesto ora che sono sveglio. 

Parcheggiamo e solo ora decidiamo quale delle vie attaccare, Michele. Senza che io e Giorgio possiamo fiatare, la dittatrice ha già lanciato il suo editto "io faccio gli ultimi tre tiri". Che anche li.. La descrizione parla di 10-12 soste, lo schizzo mostra 9 lunghezze di corda (xxm) ma meno soste a livello testuale "sosta su albero".. 

Ben presto alla base, per fortuna soli, e te credo visto l'orario, ma dalla parete cadono lo stesso pietre. Ecchecazzo ma chi c'è lassu a fare sta sassaiola! Non può esserci nessuno che arrampica però.. Bestie? Vento? Terremoto? Il mio canto? Col pari o dispari nelle nostre menti, optiamo per la partenza del fortissimo Giorgio. 

Ma soccia, L1 pare già piuttosto tosta! Giorgio tentenna, e così iniziamo a temere che sarà già dura uscire da questa via piuttosto che pensare a quella da concatenarci dopo. Placca all'ombra freddolino, poi quando saremo al sole andrà meglio, ma per ora.. Quando toccherà a me avrò l'illuminazione su uno dei dogmi dell'arrampicata "non importa se la c'è un appoggio grande e qua uno piccolo: se quello piccolo è nel posto giusto per l'equilibrio, usi quello piccolo", così dopo minuti di tentativi, quest'illuminazione mi permette di passare. Forse dovevo averla qualche anno fa. E metterla in pratica anche.. 

S1 pure scomoda, e per far ripartire Giorgio ci districhiamo per il giro di corde, ma nulla in confronto a quello che verrà. Si viaggia più spediti ora, seppur la via sia da cercare in mezzo a tutto questo verde che costella il grigio calcare. 

Su L3 il buon Giorgio si inventa una variante per complicarsi la vita: i bellissimi e rassicuranti chiodi artigianali (non me ne vogliano gli apritori, non ci si lamenta del brodo grasso, se no pianto poi i miei o sto zitto) se ne stanno a destra, ma lui passa a sinistra. Evidentemente vuole godersi il suo ultimo tiro da primo. Intanto gente affolla Luna Argentèa o Argenteà, e sotto di noi nessuno, alè! 

A S3 succede il macello. Cambio corde che passo avanti io a sgugnare quei diedri, ma senza corda "fluida" non si parte. Mezz'ora a sciogliere queste due indiavolate innamorate che non vogliono separarsi! Scioglietevi per Dio, o volete dell'acqua fredda per calmare i vostri ardori?! No eh, pioggia no, resta sole a scaldarci. 

Finalmente posso partire, tiro facile ma delicato, la roccia non è proprio ottima e ci sono vari punti dove meglio tastare bene ciò che si tocca. L'arrivo in sosta dovrebbe essere rassicurante, ma uno dei due chiodi pare fuori per metà.. No nuts, no friends, non trovo nulla da aggiungere. E quel masso imbracato con fettucce vetuste legate a un alberello..andiamo via al più presto da qua! 

Riparto, per quello che probabilmente è il tiro chiave, L5, allontanandomi velocemente dal masso ballerino. Ora canto meno. Prima regola dei diedri: non entrarci ma starci fuori. Esattamente quello che non faccio. Mamma se è duro, piedi a incastro nella fessura e mani a cercare qualcosa che non c'è. Opposizione poco sfruttata. L'onta: un rinvio lo azzero, ma non so se così ho fatto più o meno fatica, visto che poi uscire anche da questo passo è tosto! 

Le difficoltà calano, "poi ridete meno miei cari!", arrivo in sosta ma..che sosta. Ahhhh! ma sarà la sosta? 45m Un chiodo e una clessidra cu roccia che ormai è sabbia. Mi arzigogolo per fare qualcosa, ma nulla di meglio che un magro spuntone, e anche nel chiodo tocca sciogliere un cordino perchè il moschettone non va. Quando arriva Giorgio aggiungiamo un nuts che ha lui. 

Anche L6 ha la fama e l'impressione di essere duro. Lassu vedo un proseguo tosto e il probabile albero di sosta. Che fregatura sto per prendere. Parto per questo diedro obliquo da salire in mezza dulfer, fatica sì ma difficoltà no, o almeno non c'è paragone con L5! Arrivo alla parte dove sembra parta il vero duro ma..non vedo ne chiodi ne clessidre nulla. alla mai sinistra invece un terrazzino con albero e cordone. Ma ho fatto solo 15m, non 30! 

La sosta invece è davvero questa. Bassa e scomoda, recupero i miei amici sdraiato e con fatica, poi faremo sicura a sedere perchè altro modo non c'è. Nonostante le lunghezze che non tornano, lo schizzo è lui. Tocca a Stefania. 

Un'altra sorta di diedro obliquo, ma più facile e perciò meno protetto, e quindi più psicologico. Il vento che ormai non ci permette più comunicazioni orali chiare e udibili, ma quando la ragazza recupera corda, non scherza: Giorgio sarà castrato. 

Ci troviamo così all'incrocio con Luna Argentea, lei a destra sul durissimo, noi dritto sul friabilissimo e ghiaiosissimo. Stefania fa quel che può, ma se non sono i suoi piedi ingannati, la corda che struscia fa cadere detriti piccoli ma "fastidiosi". Dubbiosa su dove andare ora che i chiodi non ci sono più, finisce su ghiaione dove dopo gattoneremo per non smuovere nulla: sul cristallo! 

S8, ma sarà lei? Secondo me no, prima di arrivarci provo ad andare un po a sinistra, ma il tentativo non cercato di surfare un blocco di calcare grosso tipo un lavandino, mi fa desistere, "ok andiamo di la, al massimo usciamo su Luna Argentea bona". Prendiamo in giro Stefania, ma è stato meglio così. 

Ed eccoci fuori, con tre delle mille cordate che han salito la Luna Argentea. pausa cibo e ripartono le prese in giro e le risate. "anche oggi avete deciso voi la via" "no è stata lei, io avevo detto decidi tu" "e perchè hai preso su la corda verde che l'avevo fatta su io e io devo prendere su la tua fatta da bestia!", col grado saremo scarsi, ma a ridere siamo dei 7a. 

Birrone offerto da Stefania per non ricordo quale pegno da pagare, ma Giorgio come al solito ne rovescia: stavolta addosso a se, tra l'altro. Il pampino.

Qui altre foto.
Qui guida.
Qui report.

Nessun commento:

Posta un commento