"Giorgio decidi tu"
io non ne voglio sapere, ma pongo solo il mio parere sul meteo delle possibili
mete: già trovarsi al parcheggio sapendo quale autostrada prendere è
importante. Si va ad Arco. Già ma che via? Mi appisolo pesantemente in auto, eh
oh io quando non guido mi addormento anche sulle spine, e mi risveglio al bar Placche Zebrate. Mi
risveglio mentre per radio passa questa canzone..è la fine.
Colazione
senza che stavolta nessuno freghi le paste a nessuno (link) e mo', che famo? E niente la
dittatrice Stefania decide per andare alle Coste dell'Anglone, con un ventaglio di vie di cui
sogniamo di concatenarne due. Giorgio, la tua idea sarà per la prossima volta,
anche se ci odi. Beh, ci odi, io non ho fatto nulla! Tranne canticchiare di
continuo quella maledetta canzone, sono molesto ora che sono sveglio.
Parcheggiamo
e solo ora decidiamo quale delle vie attaccare, Michele. Senza che io e Giorgio
possiamo fiatare, la dittatrice ha già lanciato il suo editto "io faccio
gli ultimi tre tiri". Che anche li.. La descrizione parla di 10-12 soste,
lo schizzo mostra 9 lunghezze di corda (xxm) ma meno soste a livello testuale "sosta
su albero"..
Ben presto
alla base, per fortuna soli, e te credo visto l'orario, ma dalla parete cadono
lo stesso pietre. Ecchecazzo ma chi c'è lassu a fare sta sassaiola! Non può
esserci nessuno che arrampica però.. Bestie? Vento? Terremoto? Il mio canto?
Col pari o dispari nelle nostre menti, optiamo per la partenza del fortissimo
Giorgio.
Ma soccia, L1
pare già piuttosto tosta! Giorgio tentenna, e così iniziamo a temere che sarà
già dura uscire da questa via piuttosto che pensare a quella da concatenarci
dopo. Placca all'ombra freddolino, poi quando saremo al sole andrà meglio, ma
per ora.. Quando toccherà a me avrò l'illuminazione su uno dei dogmi
dell'arrampicata "non importa se la c'è un appoggio grande e qua uno
piccolo: se quello piccolo è nel posto giusto per l'equilibrio, usi quello
piccolo", così dopo minuti di tentativi, quest'illuminazione mi permette
di passare. Forse dovevo averla qualche anno fa. E metterla in pratica anche..
S1 pure
scomoda, e per far ripartire Giorgio ci districhiamo per il giro di corde, ma
nulla in confronto a quello che verrà. Si viaggia più spediti ora, seppur la
via sia da cercare in mezzo a tutto questo verde che costella il grigio calcare.
Su L3 il
buon Giorgio si inventa una variante per complicarsi la vita: i bellissimi e
rassicuranti chiodi artigianali (non me ne vogliano gli apritori, non ci si
lamenta del brodo grasso, se no pianto poi i miei o sto zitto) se ne stanno a
destra, ma lui passa a sinistra. Evidentemente vuole godersi il suo ultimo tiro
da primo. Intanto gente affolla Luna Argentèa o Argenteà, e sotto di noi nessuno,
alè!
A S3 succede
il macello. Cambio corde che passo avanti io a sgugnare quei diedri, ma senza
corda "fluida" non si parte. Mezz'ora a sciogliere queste due
indiavolate innamorate che non vogliono separarsi! Scioglietevi per Dio, o
volete dell'acqua fredda per calmare i vostri ardori?! No eh, pioggia no, resta
sole a scaldarci.
Finalmente
posso partire, tiro facile ma delicato, la roccia non è proprio ottima e ci
sono vari punti dove meglio tastare bene ciò che si tocca. L'arrivo in sosta
dovrebbe essere rassicurante, ma uno dei due chiodi pare fuori per metà.. No
nuts, no friends, non trovo nulla da aggiungere. E quel masso imbracato con
fettucce vetuste legate a un alberello..andiamo via al più presto da qua!
Riparto, per
quello che probabilmente è il tiro chiave, L5, allontanandomi velocemente dal
masso ballerino. Ora canto meno. Prima regola dei diedri: non entrarci ma
starci fuori. Esattamente quello che non faccio. Mamma se è duro, piedi a
incastro nella fessura e mani a cercare qualcosa che non c'è. Opposizione poco
sfruttata. L'onta: un rinvio lo azzero, ma non so se così ho fatto più o meno
fatica, visto che poi uscire anche da questo passo è tosto!
Le
difficoltà calano, "poi ridete meno miei cari!", arrivo in sosta
ma..che sosta. Ahhhh! ma sarà la sosta? 45m Un chiodo e una clessidra cu roccia
che ormai è sabbia. Mi arzigogolo per fare qualcosa, ma nulla di meglio che un
magro spuntone, e anche nel chiodo tocca sciogliere un cordino perchè il
moschettone non va. Quando arriva Giorgio aggiungiamo un nuts che ha lui.
Anche L6 ha
la fama e l'impressione di essere duro. Lassu vedo un proseguo tosto e il
probabile albero di sosta. Che fregatura sto per prendere. Parto per questo
diedro obliquo da salire in mezza dulfer, fatica sì ma difficoltà no, o almeno
non c'è paragone con L5! Arrivo alla parte dove sembra parta il vero duro
ma..non vedo ne chiodi ne clessidre nulla. alla mai sinistra invece un
terrazzino con albero e cordone. Ma ho fatto solo 15m, non 30!
La sosta invece
è davvero questa. Bassa e scomoda, recupero i miei amici sdraiato e con fatica,
poi faremo sicura a sedere perchè altro modo non c'è. Nonostante le lunghezze
che non tornano, lo schizzo è lui. Tocca a Stefania.
Un'altra
sorta di diedro obliquo, ma più facile e perciò meno protetto, e quindi più
psicologico. Il vento che ormai non ci permette più comunicazioni orali chiare
e udibili, ma quando la ragazza recupera corda, non scherza: Giorgio sarà
castrato.
Ci troviamo
così all'incrocio con Luna Argentea, lei a destra sul durissimo, noi dritto sul
friabilissimo e ghiaiosissimo. Stefania fa quel che può, ma se non sono i suoi
piedi ingannati, la corda che struscia fa cadere detriti piccoli ma
"fastidiosi". Dubbiosa su dove andare ora che i chiodi non ci sono
più, finisce su ghiaione dove dopo gattoneremo per non smuovere nulla: sul
cristallo!
S8, ma sarà
lei? Secondo me no, prima di arrivarci provo ad andare un po a sinistra, ma il
tentativo non cercato di surfare un blocco di calcare grosso tipo un lavandino,
mi fa desistere, "ok andiamo di la, al massimo usciamo su Luna Argentea bona".
Prendiamo in giro Stefania, ma è stato meglio così.
Ed eccoci
fuori, con tre delle mille cordate che han salito la Luna Argentea. pausa cibo
e ripartono le prese in giro e le risate. "anche oggi avete deciso voi la
via" "no è stata lei, io avevo detto decidi tu" "e perchè
hai preso su la corda verde che l'avevo fatta su io e io devo prendere su la
tua fatta da bestia!", col grado saremo scarsi, ma a ridere siamo dei 7a.
Birrone
offerto da Stefania per non ricordo quale pegno da pagare, ma Giorgio come al
solito ne rovescia: stavolta addosso a se, tra l'altro. Il pampino.
Qui altre
foto.
Qui guida.
Qui report.
Nessun commento:
Posta un commento