No no, non se ne parla, domattina
sveglia tardi! Ieri Mistica
ci ha proprio stancati, sarà che comunque l’itinerario è
abbastanza impegnativo fisicamente, sarà che per noi è la prima
salita con un simil ingaggio, non credevamo che ne saremmo usciti
così distrutti. La doppia birra media della sera ci ha rincuorato e
dissetato, ma una volta risistemata la macchina come alloggio per la
notte, non ce ne è più per nessuno: addormentati di sasso, con
sveglia alle 7.
Sveglia alle 7, se non altro per
evitare la polizia che venisse a dirci qualcosa, ma il suono
dell'aggeggio infernale viene bellamente tacciato, e così ci
“svegliamo” alle 8, sempre coi vetri ghiacciati, internamente. Un
doppia colazione al bar, e si parte per il Passo di Costalunga, prima
alla ricerca di uno spiazzo al sole dove fare gli zaini e capire cosa
fare oggi, poi..non si sa. Dopo una sosta al sole al Passo, optiamo
per lasciare le picche a riposo, vista la giornata godiamoci un
trekking esplorativo, andiamo a vedere le cascate delle Coronelle,
così ci prendiamo anche un po’ di sole.
Parcheggiata tatticamente la macchina
al sole (eh, pensa te, oggi il sole lo cerchiamo parecchio!) iniziamo
a preparare gli zaini, e con tutta calma ci incamminiamo in mezzo al
bosco che sono già le 10e30. L’orario di rientro di oggi è
dettato dalla volontà di sfuggire alle temibili code dei rientri dai
mercatini di Natale. Non ci riusciremo lo stesso a evitarle.
La forestale iniziale è quasi una
lastra di ghiaccio, si scivola spesso, ma il peggio viene quando
arriviamo nei pressi di Malga Messner, dalla quale iniziamo anche ad
ammirare un po’ di panorama: giornata cristallina, oggi era
perfetta una gita sul Cevedale ma..un’altra volta. Il gruppo del
Catinaccio ci sovrasta, il Latemar ci osserva da lontano.
Saliamo per la pista, li almeno c’è
una traccia, e gli impianti sono chiusi qui. Sono però accesi i
cannoni sparaneve, che tra l’altro ruotano, quindi è come giocare
a Mario Bros, ti muovi quando il cannone ruota per evitare la sua
polvere fredda. Ma sì, oggi giochiamo!
Iniziamo già a vedere qualche colata
di ghiaccio, siamo degli ingordi.. Ma oggi si ammira e basta, si
studia per una prossima volta. Sulle piste la neve c’è, altrove
davvero poca. E anche sulle piste si passa dallo sprofondare fino al
ginocchio al camminare delicati su una traccia passata, al dover
calciare di punta per crearsi un minimo di scalino su questa lastra
di ghiaccio.
Con calma si prosegue, solo noi in
giro, strano. Giungiamo al rifugio con ottimo tempo, e li ci
spaparazziamo al sole, panino, the (del giorno prima) e a petto nudo
a prendere tutto l'irraggiamento che c'è. Risate e panorama, che
vuoi di più? Magari la lasagna che mia sorella mi manda per MMS..
Sempre per sfuggire ai mercatini di
natale, scendiamo dopo poco, prendendola un po' più larga e passando
quindi più verso sud, su neve dalla trasformazione bizzarra, un po'
farina, poi ghiacciata, pesante, sembra di essere in Appennino. Ora
che siamo in discesa, ravanare nella neve fresca è più un
divertimento che una fatica.
Sempre con calma scendiamo, il timing è
perfetto. La macchina è all'ombra adesso, ma la spostiamo per poteri
mettere comodamente a sistemare tutto il caos che vige dentro questa
è stata la nostra dimora per questo weekend. Partiamo che non son
nemmeno le 16, ma il traffico ahimè ce lo sorbiremo.
Qui altre foto.
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