Quando si dice aver voglia di caldo. Ma
siamo a fine dicembre, e nonostante il clima bizzarro che non ci
permette di salire cascate, questo non ci permette nemmeno
arrampicate a petto nudo a sudare sotto il sole. O no..
Sono anni che voglio andare a vedere
questa falesia, decantata da Nicola e prossima a dei miei parenti,
pensa che combinazione. Allora andiamo, con anche Riccardo e
Gianluca.
Il primo approccio è ottimo grazie
alla sosta al forno e al bar (Nicola è meglio della guida Michelin,
ogni posto in cui vai ha il suo pusher di cibo), poi il primo
contatto con la roccia è freddo e umido. Ma ben presto esce il sole.
La falesia si popola di una moltitudine
di persone, riconosciamo anche gente di Parma e Mantova: sa nord
dell'Appennino solo nubi!
Gran risate nel constatare come Nicola
quando fosse in forma aveva degradato molti tiri di questa falesia, e
ora che li ripete si chiede come mai.. Gran risate nel constatare che
in tutto l'anfiteatro della cava rossa si sente solo Gianluca e le
sue madonne. Giornata goliardica. In attesa di domani..
Peccato per quel maleducato in moto che
in mezzo al vigneto viaggia veloce, e al cenno di rallentare fattogli
con la mano, di contro accelera e ci passa a lato. Se un sassolino
pestato dalla sua ruota fosse schizzato contro una nostra delle
gambe, anche una delle sue dopo ne avrebbe risentito.
Qui altre foto.
Qui guida della falesia.
Attenzione, ogni volta che Nicola torna
in questa falesia, scopre nuovi crolli! La cava rossa è un po'
“debole”.
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