Un sms di Luca martedì me la propone,
mah, si potrebbe anche provare: però avrei il weekend libero,
preferirei arrampicare.. Ma il meteo dice di no, e in fretta e furia
mi iscrivo col gruppo dei “canederli volanti” (grazie Luca).
Beh che dire, spettacolo! Dopo aver
cambiato assetto di gara all’ultimo momento, mi metto in griglia.
Parto piano, ma poi sull’erta salita riesco a sfruttare il mio
allenamento in montagna. Poi su in alto la pioggia forte, qualche
accenno di crampo, le cadute in discesa nel fango (c’ho le scarpe
da strada, mica da trail).
Discesa finale lenta, gambe stanche e
nessuna voglia di avere traumi alle ginocchia, perciò invece che
lasciare andare le gambe e sbattere i piedi per terra come fossi un
elefante, freno la caduta dei piedi lavorando di quadricipiti.
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