Il trail di
casa: la Marcia dei Tori, organizzato dal mio CAI (CAI di Carpi), con un sacco di amici alla partenza, ai
microfoni, lungo il percorso, all'arrivo. La corsa di casa, quella che corro
dal 2010 (saltando il 2014 perchè era certo il percorso corto, percorso che si
corse anche nel 2015 ma con decisione all'ultimo minuto), e che quindi dici
"vabbeh, ci sono già stato".
Ma
l'ambiente è grandioso, l'accoglienza, l'organizzazione, l'aria che sa di
passione nell'affrontare questo tipo di volontariato, le torte all'arrivo delle
zie del CAI, mi fanno sempre dire "sì, certo che ci vado". Lo
Spigolino, il salitone che caratterizza la corsa, temuto dai più, amato da me.
E quest'anno il meteo previsto è splendido..
In dolce
compagnia, siamo presto al "parcheggio", che è però già preso
d'assalto: abbiamo tempo, allora..si dorme una mezz'ora. Poi iscrizione, caffè,
bagno, e ci si cambia con calma. Molta calma. Un riscaldamento che affronto
alla cazzona come al solito (c'è chi fa il serio e chi, come me, tenta di
imitare gli altri per sembrare serio), e poi tutti in fila per la falsa
partenza. Passeggiata verso la vera partenza.. Ed ecco Pleo che spara.
Discesa su
carareccia, sali scendi, dove non parto mai forte, sono un diesel. Parto pure
dalle retrovie, più del solito, e io che oggi volevo darci dentro per
recuperare morale dopo ieri...
Va beh, riposo ora per darci dentro dopo. anche perchè oggi ho un numero di
pettorale che..bisogna viaggiare. Fortuna siamo all'ombra, il caldo è già cospicuo.
Finalmente
il percorso si restringe, si inizia a salire bene, posso sfruttare le mie doti
di trekker e superare chi cammina più lento di me. Altro sali scendi e si
inizia a scorgere la schiena del crinale e il salitone dello Spigolino. Prendo
un po' di fiato e parto nella marcia veloce, ma rispetto ad altri anni ne
supero meno di persone: mi sa che quest'anno il livello è alto.
Cima
Spigolino, due smorfie ai fotografi, il salitone è fatto, ma non sono nemmeno a
1/3 del percorso. Via giù di corsa, al vento, ammirando l'Appennino e dando
un'occhiata a chi mi precede. Al Passo di croce Arcana il Presidente porge le
bevande, ma a me basta uno spicchio di limone. Che non c'è, vai con l'arancia.
Crinale mon
amour, sali scendi nell'ancora verde prato, prima che la torrida estate
asciughi tutto, e dopo varie cunette, tutta discesa, il che non è che mi
piaccia molto: le ginocchia soffrono, e io non sono buono, e infatti vengo
superato. Tratti tecnici da percorrere con attenzione per non scivolare, e infine
sulla forestale finale.
E i ricordi
mi fregano da solo. A memoria ricordo che l'ultimo km, o anche più, è in
leggera salita, quindi mi tengo un po' di energie aspettando di vedere il
cartello "ultimo km" per poi tirarci e spremermi come un limone! E invece..
arriva il cartello "100m" che sono ancora in piano: lunghe falcate
fino al traguardo.
Vado subito
a salutare chi mi aspetta, poi filo in bagno che l'intestino è dallo Spigolino
che mi massacra, ed è ora di rifocillarsi. Ma con contegno, che dopo voglio
fare un giretto anche con lei che mi ha aspettato al traguardo (che poi tra
sole e letture non stava così male sul prato!). Birretta reidrantante per il
mio coach!
E come
sempre, un doveroso grazie a tutti, organizzatori, enti, volontari, senza di voi,
nulla si fa.
Qui altre
foto.
Qui il link
al sito.
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