L'unica
isola felice è Finale Ligure: beh dai, non ci sono mai stato, ho la guida per
prestito di un amico, pensavo già andarci ad agosto, posso fare il bagno,
perchè no?! Programmi fantasiosi e fantastici come tanti che frullano per la
mia mente, che però stavolta tac, si avverano. Altri due amici non riescono,
rimaniamo solo io e Stefania, che rifocillati venerdì sera dai Guerni, siamo
carichi per rampare!
Lungo viaggio,
ma per un weekend si può fare. Alla disperata ricerca di un bar dove (ri)fare
colazione, mi sovviene perchè la Liguria non mi ha mai ispirato molto: fitta,
antropizzata, caotica, brulla. Non c'è spazio, non c'è un bar accessibile,
traffico, andate a cagare, filiamo alla Rocca di Perti e ciaone. Divieto
d'accesso nei pressi dell'osteria Govone, proseguiamo confidando nella
tolleranza perchè siamo arrampicatori, e in fondo parcheggiamo dai tavoli e
fontanella. Fitta, pochi parcheggi, scoscesi, polverosi.
Prepariamo
gli zaini, auto imballata di roba, il solito vivere da scappati di casa: yeah!
prendiamo il sentiero, secondo bivio, vediamo la roccia e sbattiamo in faccia
alla via che volevamo salire come primo approccio alla roccia finalese: Via col
Vento. Isola felice per il meteo: già. Piove. Ma che cazz, dopo aver visto il
messaggio di Ricky che in Dolomiti c'è il sole. Pace, siamo qua.
Smette di
piovere. Parto io, fiducioso della corda intera da 80m "vado finchè
riesco!" esclamo fiducioso alla mia amica: vorrei salirne un bel po' di
roccia oggi.. I primi metri mi riportano coi piedi per terra, "non sei
buono ad arrampicare": sarà il tipo di roccia diverso dal solito (sembra
calcare, ma è molto più "umido") ma i primi passi sono sul chi va la.
Poi migliora,
viaggiare verso l'alto, inseguendo frecce nere sulla roccia e osservando un
cielo nuvoloso: che però dai, non è manco malaccio, almeno come temperature si
sta bene. Ma non ci sarà freddo per fare il bagno dopo?! Traversone sotto
strana roccia, e risalgo con la corda che comincia a fare attrito: c'era da
aspettarselo. Mi trascino verso la clessidra della S3 ufficiale per fare la
nostra S1.
Tiro alla
fune per recuperare la Ste. Tocca a lei, dai che con un tiro usciamo e andiamo
a fare altro! Parte, guardinga, poi agile, ecco che rinvia sulla caratteristica
catena da bici (che io credevo essere la catena di trasmissione del moto, non
la catena per legarla ai pali della luce!". Sale sale, poi scende. Scende.
Ma che succede..
Ah! Aveva
solo la corda che tirava troppo! Ok ok, vai tranki funki, finisco io. Oh però
questo strano diedro, mi spiazza un po', poi diventa divertente. Dai, il 4c a
Finale Ligure possiamo farlo! Siamo fuori, al fresco del vento e tra gli
alberi: ma tanto il sole non si vede.
Sentiero di
destra o di sinistra..andiamo a sinistra. Così finiamo sulla "cima"
con una bella vista sulla A10: firma del libro di vetta, e alla vista di un
gruppone di escursionisti che arrivano, scappiamo come selvatici lupi quando fiutano avvicinarsi degli umani.
Vabbeh fiutano, vedono, noi non abbiamo il naso così buono.
Giù per dove
siamo venuti, e poi continuiamo sul sentiero. Tra scivoloni e risate, arriviamo
alle grotte che danno accesso alla falesia "Grottino del Bric della Croce":
ma che belle ste grotte (si accedeva anche col sentiero..), carina la falesia,
un 5a c'è, magari dopo ci ripassiamo.
Ecco
l'indicazione, dello scotch sulle piante, ecco la parete, ecco degli
schiamazzi, ecco un sacco di gente. Va beh dai, ormai stiamo qua così alziamo
un po' l'asticella con "Consolando Consuelo", che poi davanti a noi
mica sembrano lenti, e la cordata a destra sta facendo un'altra via (poi
cambierà idea creando un po' di tappo alla partenza per il camino..pace).
Parte
Stefania, veloce agile, ma salta la vera S1, rimane sulla placca di sinistra,
finendo su un 5c per braccia lunghe. Lei che le braccia non le ha di certo
lunghe..ci mette un po'. Si sentono degli Dei scendere in terra senza volerlo
fare, un po' di maledizioni e imprecazioni. Poi eccola che arriva in sosta.
Arrivo io, noto la sosta dietro l'angolo e il vero diedro della vera L2, salgo,
e arrivando bene alle prese buone, tic tac tuc, salgo svelto.
Riparto
nonostante la successiva sosta sia affollata: una ha già il suo primo che sta
salendo, l'altra (su spit a fianco) aspetta, e ci aveva detto che stava salendo
un'altra via all'attacco. Va beh, ormai sono su questo bel tiro verticale ma
ammanigliato, arrivo, sosto sull'albero e aspetto. Intanto tanto vale
recuperare l ami amica, volevo concatenare ma pace.
Bon, camino
libero, si può salire. Ziocca che camino! Ma come facevano gli antichi?! Ben
presto mi tolgo lo zaino e me lo appendo con un rinvio all'imbraco. Madonna se
è liscio e stretto, va bene opporsi con la schiena, ma servono gambe corte qui.
Non ricordo nemmeno se ho azzerato e amen. Vabbeh, me ne esco sconsolato, salto
la sosta e vado fino all'uscita.
Che vento!
Recupero la mia amica che si beffa di me "avrò schiacciato tutto ciò che
ho nello zaino, ma io non ho azzerato". Arghh. Va beh, son scarso, pace e
amen. Andiamo a sfasciarci in falesia e poi tentiamo spiaggia, birra e cibo.
E andiamo
alla falesia Grottino del Bric della Croce che tanto è di strada. Azz si è
affollata, e l'ultima via in fondo, quella più facile, un 5a..è già occupato. Amen,
buttiamoci su Kate, 5c i primi 15m e 5b i secondi 15m. Parto, senza zaino,
liberazione. Ma guarda questo 5c come scorre liscio: verticale ma piedi a meni
dove e quando servono. Ben spittato nella parte iniziale. Arrivo alla prima
sosta e sono già felice, dai che riesco a chiuderlo! Dopo è più facile.
Sorpresa.
Dopo il primo rinvio, il nulla. Mani assenti, piedi piccoli e distanti. Quanto
tempi ci perdo a provare riprovare..
Trovo coraggio, arrivo alla mano lassù che deve esser buona, se no c'è qualcosa
che non torna sui gradi. La mano fa cagare, è una svasa, torna giù
precipitosamente a quei piedi "comodi". Fanculo, aggiro a destra, per
tornare sulla via un rinvio piu sopra con un traverso comunque ostico.
Chiudo il
tiro, ma sconsolato. 5b infattibile, per domani la vedo dura cazzarola!
Scendendo metto il rinvio nello spit saltato, così Stefania riesce ad azzerare:
riesce, ma è costretta a passarci. Trova le mie stesse difficoltà, impossibile
sopra sia più facile di sotto (infatti a casa scoprirò che su molti forum è
data 6a la seconda parte).
La Ste ha
trovato un posto a Noli famoso per gli apertivi: manna dal cielo. "Il Vinaio", non
economico ma con una bellissima sorpresa: a fianco la gastronomia di Paola e
Irene, con la quale ha un accordo per poter consumare ai suoi tavoli le
leccornie delle due nostre angele (angeli al femminile, come di dice? Ah già,
gli angeli non hanno sesso).
Con la panza
piena andiamo a letto, che domani sarà lunga..
Qui altre
foto.
Qui la
guida, e nei link precedenti di gulliver le relazioni delle vie.
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