venerdì 17 agosto 2018

Vacanza Vagabonda 7/9: cercando la Dolomiti skyrace

Non abbastanza stanco da ieri, e ritrovandomi solo soletto, riprendo i miei allenamenti panoramici. Quella volta che con Giorgio ripiegammo sulla Piccola Micheluzzi, trovammo Pleo al bar di Canazei pronto a disputare la Dolomiti Skyrace. A casa me l'ero guardata e stampata, e oggi la provo.

Giunto alla fine dell'asfalto, appena finito il paese, però un invitante cartello mi indica già "Pordoi": e allora perchè non prenderla ancora più dritta? Segue questo sentiero, che tira e passa i primi tornanti senza passare dal Lupo Bianco. Invece che sul 655 sono sul 627. Passo Pecol, arrivo all'Hotel Pordoi e non vedo l'ora di fuggire dall'umanità.

Mi pare di camminare da ore, sudato, e invece sto pure facendo un buon tempo. Al Passo Pordoi i posti auto sono già esauriti. Salitona finale dribblando chi scende (probabilmente percorre l'Alta Via delleDolomiti 2) e chi sale a passo tranquillo. Il temuto ghiaione fila pure liscio, ma giunto alla fine noto già le prime avvisaglie di brutte nuvole.. 

E adesso che sono sul piano, posso mollare le briglie e corrichiare un po' ballando sui massi, ancorandomi alle funi metalliche, e rimanendo in coda sui tratti dove non si può superare. Accidenti, in 2h20 dalla partenza sono in cima al Piz Boè! E che panorama posso godermi! Le nuvole.. 

Mi vesto, mangio qualcosa e scheggio giù, che tanto qui non c'è trippa per gatti. Con le dovute attenzioni arrivo al Rifugio Boè, di nuovo al sole, a godermelo. I bastoncini sono già messi via ora che mi aspettano salitelle e solo discese. Ma anche tratti in piano dove si corre sulla luna, sul pianoro del Sella. Davvero bello, davvero libertà. 

E così dopo tanti anni che passo in queste zone, vedo la Val Lasties. Bella e meno selvaggia di quello che credevo, ma lunga quanto credevo. La roccia lascia spazio all'erba, e mi fermo un attimo a godermi questo balcone sulla Val di Fassa.

Siccome ho accorciato la salita al Piz Boè (in km, non certo in D+) allora vado a PassoSella a vedere se ritrovo il friends caduto a Giorgio a ferragosto. Questo implica altra salita, e pure ripida, per immettersi sulla strada, e poi..la strada. I tacchetti delle mie scarpe non sono felici di questo terreno, ma durerà poco.

Purtroppo del friends nessuna traccia. Un'occhiata alla cartina mi mostra che dal Rifugio Valentini scende un sentiero fino al Lupo Bianco e poi a Canazei: d'altronde per passare da Pian Schiavaneis dovrei rifare l'asfalto, e pure di più. E come al solito, il meteo instabile consiglia di darsi una mossa: oltre al fatto che oggi una doccia vorrei farmela..

E allora addio Dolomiti skyrace (che tanto non è che l abbia seguita fedelmente finora) e giù per una forestale dove incontro troppe ebike e poche mtb. Caldo afoso ma anche un po' d'ombra, giunto al paese mi vorrei tuffare nella fontana ma mi trattengo e bagno solo la testa. Anche oggi la pagnotta si è guadagnata.

Qui altre foto.

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