Io sono anche avvezzo a queste
“escursioni”, ma trovare ben quattro che mi seguano mi ha
stupito. Io l'avevo buttata li senza troppe aspettative, anzi, e poi
mi ritrovo macchina piena: Alessandro, Anna, Cristian e Stefania.
Combinando anche il pranzo con parenti
dovrei starci giusto giusto, ormai sono troppo “responsabilizzato”
dalla presenza degli altri quattro merenderos, anzi colazioneros.
Quindi si parte, con altra levataccia ma non per andare a fare cascate, no, per un semplice Baldo ma con un gran spettacolo.
Ci si incammina a lume di frontale su
ancora meno neve che
l'ultimo dell'anno. Si sale con calma per far prendere fiato ai meno
allenati, e per fortuna il vento è meno di quello che temessi.
Usicti dal bosco spengo la frontale, la luna illumina abbastanza.
Ci defiliamo dal Fiori del Baldo per
puntare al Chierego, e una volta sulla cresta si nota che laggiù
qualcosa si colora.. Stefania e Cristian prendono il via verso Cima
Costabella, le frontali di Anna e Alessandro con lo sfondo delle luci
della pianura (più in la solo nebbia) ci raggiungono.
Alle 7 siamo al ripario nella
costruzione sulla cima, il vento è meno di quello che pensassi ma ce
ne è, vestiamoci bene che ci sarà da prenderne! Ma intanto, the e
torta, si fa colazione. E che fame.. Ora godiamoci lo spettacolo,
lento ma veloce, pieno ma semplice, raccontarlo non si può, bisogna
esserci.
A nord ovest le cime dell'Adamello
Brenta restano al buio più di altre, si tingono di rosa le nuvole
rade sopra di loro, poi le cime più alte di Care Alto e Presanella.
Verso est le nuvole si tingono di rosa,
poi di rosso, arancione brillante, è tutto un'infiammarsi,
un'esplosione. Il sole fa capolino, ma sparisce a mo di sfera
riflessa in mezzo alle nuvole. Nuvole che han dato poesia, ma che
laggiù erano troppe ahimè..
Lo show è finito. L'alba è un "semplice" spettacolo della natura, che da buona madre ci regala ogni giorno. Basta solo esser li, a gustarselo.
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