L'approccio
al gnegneiss di ieri non è stato positivissimo.. Ma siamo qui, e qualcosa dobbiamo fare e vogliamo
fare: l'unico posto su cui mi sono documentato sono le Placche di Oriana, che
vista l'altezza speriamo siano pure fresche.
Bel paesino
Courtil, ma dove diavolo parcheggiare? Meno male questo angolino lo troviamo,
dopo è un gran salitone su strada asfaltata che da poca parvenza alpinistica. Ma
amen, d'altronde andiamo pure su vie spittate per trovare del plaisr e non del
impiccagione. Meno male Stefania nota le indicazioni dopo il tornate, poi in
coppia si trova bene l'attacco dello Spigolo Verde, via che mi hanno pure
consigliato (oltre a essere una delle più facili).
Parte lei.
Disinvolta e all'ombra sale bene e svelta: trilobiti qui non ce ne sono..chissà le libellule
però! La giornata è solare e ventosa, e di questo ce ne accorgeremo bene: caldo
ma non troppo, e vento che nasconde l'ustionata che ci stiamo prendendo.
Seguo,
cercando di concatenare i prossimi due tiri, per chiudere prima la faccenda e
aggiungere un pizzico di imprevedibilità a una via sportiva: basterà la corda? Basta
per un pelo. La via intanto si dimostra carina, bella in spigolo anche se
(ancora) non troppo aereo e sottile: spesso si va in placca.
Ma ora.. Sul
nostro terzo tiro viene il bello, e se lo becca lei. La partenza è serena, ma
man mano che si sale lo spigolo si assottiglia e lo si "cavalca".
Stefania che non è proprio amante dell'esposizione, la sente ancora di più:
rido! E la ritrovo appollaiata e quasi sdraiata su una crestina che prosegue
verso un altro spigolo.
Nulla a che
vedere con prima, ma almeno qualche metro di cavalcamento spetta a anche a me.
Che bello! Siamo pure soli, probabilmente in tutta la falesia, e si sta da Dio.
Un bel traverso delicato con un passo lungo, e giunto alla sosta decido che
fermarmi, le lascio l'ultimo tiro.
Ultimo tiro
che, va bene il facile, ma per il III è un'altra cosa. Spesso verticale anche
se ben ammanigliato, in ogni caso lo riusciamo a superare tranquillamente e
goderci la sosta finale. Panorami ampi come la fame.
Dai che ce
ne sta un'altra, e abbiamo pure già scelto quale: l'altra fattibile di questa
parete, che pare pure non lunga (e invece..). Scendiamo nel bosco leggendoci i
vari aforismi sulle opere d'arte che disseminano il sentiero, alcune anche
carine eh.. Di certo il giochino del "gira la ruota e trova la tua" è
coinvolgente!
Stesso
"attacco" sulla strada, ma poi si devia a sinistra, risalendo
risalendo..e al sole a cuocerci.. Dai mo svelti, godiamoci questa (sperando
riuscire a passare i tiri più duri) e poi a goderci il resto della giornata in
relax. Parte Stefania, agile e scattante concatenando due tiri. Al termine del
secondo doveva però esserci una catena di trasferimento al resto della via..
E invece la
si trova sul terzo tiro, che affronto io godendo delle folate di rinfrescante
vento e sperando che il Dio Eolo ci sia ovunque e sempre. Purtroppo, dopo il
traverso con catena, la sosta è incassata e l'erba sotto butta su un'afa.. E
pure delle fastidiose formiche che risalgono tutto ciò che trovano.
Riparto,
visto che ci aspettano due tiri duretti. E in effetti, non sono banalissimi!
Però mi trovo meglio su questi 5b che sui 4a di Montestrutto.. Strana la vita..
Strani i gradi.. Quasi quasi me lo godo questo tiro, tranne quando mi rendo di
esser salito troppo e devo traversare con un piedino su terra per
ricongiungermi alla via, mettendo un rinvio in uno spit ad altezza caviglia..
Meglio
sostare e recuperare la Ste prima di affrontare l'altro tiro duro. Che come
difficoltà forse è maggiore, con qualche bellissimo movimento fisico su lame e
fessure, ma poi ha tanti punti di riposo. Anche lei sale agile, fino a
raggiungermi ed esclamare "Ma quando finisce sta via?!". Dai ultimo
tiro!
Si vede lo
spigolo spittato tutto a sinistra, ma in realtà la nostra via sale dritto e si
ricongiunge solo dopo..voglio spigoli! Sale lei, scompare e non ci sentiamo
più. Ma il feeling della nostra cordata è tale che ormai non serve più
sentirci. La raggiungo con la voglia anche io di finirla, per polleggairci al
fresco (sento già i polpacci strinati).
E invece c'è
un altro mezzo tiro prima dello spiazzo finale sull'erba dove finalmente ci
svacchiamo a modo. Oh bene dai, direi che ci siamo risollevati il morale e
abbiamo passato una bella giornata. Scendiamo accaldati e assettati, sempre
soli, magnifico. Basta arrampicare oggi, però..potrebbe starci qualcos'altro..
Rientrati al
nostro B&B Chez Annie lascio alla grandissima TripAdvisorStefania il compito di trovare e
prenotare per domani, io invece voglio approfittare del fatto di essere in
questo paradiso di corsa in montagna e andare a spaccarmi il culo su qualche
sentiero, su qualche vertical. Sarebbe un sogno spararmi 1500D+, ma in 3h non
ce la posso fare..
Ma
dall'altra parte del fiume c'è una salita, una meta, un possibile anello, vado.
E dopo l'asfalto di "avvicinamento", trovo una bella e lunga
scalinata che fa guadagnare salita e bene! Fantastico. Meno bello l'approccio
con la mandria di mucche: una mi muggisce contro, e nonostante sia in
salita..inizio a correre. "Di qua non ci ripasso!".
Salgo,
continuo, fino a trovare due persone cui riferisco di stare attenti a quelle
mucche, e uno risponde "Ma sono mie! Non fanno nulla, quella ti ha muggito
è mezza cieca e quindi fa la strana!", va beh, speriamo, anche perchè mi
ifnormano che il sentiero più avanti è chiuso, e quindi mi tocca per forza
ripassare di la. Attraverso Pourcil e trovo oltre trovo davvero tutto sbarrato.
Stasera due
birre medie non me le toglie nessuno.. non ce le toglie nessuno..
Qui altre
foto.
Nessun commento:
Posta un commento