sabato 17 settembre 2016

Piuttosto che niente: Una Placca per Achille

Non si può certo dire che ci si aspettasse una giornata di sole e un’arrampicata entusiasmante, però un po’ di speranza c’era: meteo incerto ma buona finestra al sabato, e quindi perché non tentare? Tentiamo, e a momenti facciamo un buco nell’acqua pauroso, che diverrò un buchino.

Già in prima collina, il meteo è pessimo: nuvoloso e piove. Arrivati al Passo di Campogrosso non piove più, ma nuvoloso, nebbia, freddo e vento abbondano. Il “cane del vicino” che tutto sapeva, ci saluta. Vabbeh, ormai siamo qui, facciamo un giretto a piedi a vedere il nuovo ponte che salva la Strada del Re, pranzo veloce al Rifugio Campogrosso e poi Mywall.

Man mano che si cammina lo scenario migliora, e sul ponte non ci fanno salire perché..non si capisce, ci sarà gente più importante di noi. Sfogliando la guida mi torna in mente quella via facilotta, non certo quella che speravo salire oggi, ma più di così non possiamo fare. Almeno si evita la resina e si scala su roccia vera.

Via verso l’auto, ci armiamo di tutto punto (avrei in mente una concatenazione, ma che non si farà, troppo freddo) e torniamo sui nostri passi, scorrendo sotto il Baffelan, sotto il Primo Apostolo, ed infine sotto la placca di un avancorpo del Secondo Apostolo. Tutta spittata, pace, oggi va così.

Primo tiro che mi congela bene a modo le mani su una roccia per nulla bagnata (salvo qualche chiazza) ma davvero freddina: il sole non vuole uscire, e man mano che si sale il vento trova maggiori spazi per farci rimpiangere il calduccio del letto (o del divano).

Stefania va per il secondo tiro, e io che mi maledico per essermi spogliato delle maniche lunghe alla base della parete. Dai dai, muoviamoci, che sembra si apra e magari ci sta il concatenamento.

Il terzo tiro è quello più duro, che poi è tutto un dire siccome gli altri si camminano quasi. C’è anche una roccia che peggiora un po’, che da bella compatta torna ad essere la classica del Carega, e ciò aggiunge un pizzico d’attenzione in più alla progressione. Ok, non mi sento più l’indice destro.

Stefania portami in cima che voglio vestirmi! E gli ultimi 20m scorrono veloci, ma alle mie dita sembrano lunghi.. Foto di via, niente Mars perché non ce lo meritiamo oggi, la consapevolezza che pensare di arrampicare ancora è da masochisti, e con due doppie siamo di nuovo alla base. Due doppie con la seconda di grande sbroglio per la mia amica.

Stavolta un giretto sul ponte non ce lo nega nessuno. Bellino dai! Ora siamo al sole, ma non deve far pensare che si stia bene come temperatura: si cammina per scaldarci! Veloce panino al Rifugio, birra piccola divisa a metà perché, di nuovo, non ce la meritiamo e comunque stasera ne abbiamo altra che ci aspetta, e..a valle con la voglia di arrampicare.

Qui altre foto.
Qui report.

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