“Ragazzi mi raccomando, la sera prima
di uscita a letto presto per esser freschi eh?!” e chi avrà il
coraggio di dirlo ai prossimi corsi? Ok che mia mamma mi ha sempre
detto “Fate quel che dico, non fate quel che faccio”, però.. Il
sabato di riposo si è trasformato in un triathlon dei poverini, ieri
sera il concerto di Morgan canta Bowie e poi fino alle 3 a ballare, sudato da matti prendo pure
freddo, a letto alle 4e30 e sveglia alle 6: guidato fino ad Arco
e..ora se rampega!
Siccome siamo freschi, scegliamo una
via facile dal punto di vista tecnico, ma per Stefania molto
difficile dal punto di vista psicologico: La Bellezza della Venere, una delle creazioni più facili di Grill, e per questo anche
affollata, come oggi. Ma almeno al sole e quindi probabilmente
asciutta dopo gli acquazzoni di venerdì e le pioggerelle di ieri.
Al parcheggio si pensava di essere nei
tempi giusti, e invece già lo si trova affollato, con un corso del
CAI di Padova che parte diretto verso la nostra stessa parete: fino
all’ultimo speriamo non vadano sulla nostra stessa via e
invece..vabbeh. Alla base di Mercurio Serpeggiante troviamo Dario e Eros, e sulla via da noi prescelta sta
salendo Federico con sotto Mattia e Tommaso: com’è piccolo il
mondo!
Esaurita la fila delle tre cordate
davanti a noi, parto io con altre due cordate che aspettano. Salgo
abbastanza svelto, poche foto che oggi è meglio pedalare per una
serie di motivi: non trovarsi nel traffico, evitare i sassi di chi
hai sopra (più gente sopra = più sassi che fanno base jump), voglia
di finire presto per svaccarsi al sole a dormire.
Già a S1 mi spoglio rimanendo in
maglietta: i pantaloni ahimè non si possono cambiare, mi ci
scioglierò all’interno. Oggi purtroppo si canta poco per via del
mal di gola (fai fai il giovane la notte!), Stefania viaggia su L2 e
cerco comunque di rallegrarle la salita con le mie dote canore,
seguito dal simpatico Davide che poi si alleerà con la mia amica
contro di me. Come al solito.
Su L3, da S3, mi rendo conto di quanta
gente ci segua: ci saranno 15 persone sotto di noi, e contando le 8
sopra..scappiamo! Ma L4 per Stefania ha un certo significato, e non
posso certo metterle pressione proprio qui. Con Federico in sosta,
Mattia e Tommaso che salgono, Davide davanti, anche Stefania parte
arrampicandosi sul povero Paolo.
Provo a dare sfogo alla mia ugola di
piombo, ma dopo due perentori “Taci!” desisto e anche la mia gola
ringrazia. Ecco la mia amica che sale, traversa, e poi nella zona
clou. Non tentenna più del “solito”, qualche passo da
correggere, io ben attento, e lei che sale. Sale. Sale. Sale. Sosta.
Giornata di successo! Scogli che si superano, e invidia personale (il
mio scoglio..chissà quando verrà).
Raggiungo Stefania in sosta mentre
Davide continua a dirmi “beh Andrea perché non canti ora?!” e
preso dalla sfida inizio col mio repertorio migliore. Peggiore per
chi mi ascolta. Ora la via è tutta in discesa, nonostante sulla
carta non lo sia. Su L5 un bel fessurone dopo una blanda passeggiata,
almeno siamo riusciti a “seminare” chi ci stà dietro.
Per Stefania ultimo tiro, con un sole
accecante e un bel traverso in leggera salita a raggiungere i nostri
amici in sosta. Ora lei viaggia in sicurezza, col sorriso e con
tensioni ben più basse della partenza: oddio, in realtà in macchina
all’andata se l’è dormita tutto il tempo..non pareva così tesa!
Ultimo tiro per me, una partenza da
mettersi bene se no sbandieri e ti butti in fuori come uno sciocco,
poi si sale bene fino a una sosta che non si vede: da essa, vedrò
spuntare la mia amica all’improvviso come se “ma da dove
arrivi?!”.
Eccoci fuori, relativamente presto
pure, ma meglio così. Il Mars oggi è meritatissimo, e ce lo
dividiamo di gusto mentre ormai si scherza e ride, nervi stesi e
sonno che ancora è soppresso dall’adrenalina. Una discesa a
parlare delle sensazioni provate, complimenti a Stefania. Complimenti
che poi devo ritrattare quando sbaglia sentiero di discesa, finendo
in direzione Dro invece che parcheggio..
Sistemata la mia
piccola casa ambulante, tentiamo l’attesa di Dario e Eros, ma fatta
una certa ora io e la mia amica partiamo per birra e panino e
insalata al bar Placche Zebrate. Un gelato e un caffe (ma ne
servirebbero 10), e si torna in pianura con la voglia di ritornare
già ad arrampica il prossimo weekend.
Qui altre foto.
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