Non devo
traumatizzare Stefania, non devo bruciarmi Stefania, o l'obiettivo non sarà
raggiunto.
Come prima
via della vacanza ne propongo una che avevo già lanciato tempo fa e che era stata accolta di buon
grado. Parcheggiamo quindi a Daunei, luogo che ormai conosco per esserci stato
già altre due volte (qui e qui), e imbocchiamo il comodo sentiero verso il Rifugio Juac. Il Sassolungo fa
già sfoggio di se.
Chiacchierando
come due vecchie pettegole, imbrocchiamo poi il sentiero per il Rifugio Stevia, e mi
metto a contare i passi per capire quale sia la traccia da prendere: la
relazione parla di 300m. Ne passa una di traccia ma è troppo presto; continuo a
contare, sforo il 300, abbondantemente, ma prendiamo comunque questa seconda
traccia, che si rivela corretta.
Con la
costante vista delle Odle, scorriamo sotto l'attacco dello spigolo ovest della
Torre Juac, anche lui papabile ma popolato già da altre cordate. Continuiamo
allora per il sentiero che sale e scende, speranzosi di trovare presto il
nostro di spigolo. Mah. Guarda l'immagine della guida, cerca qualche segno di
attacco.
Una traccia
sale, ma la parete non assomiglia per nulla all'immagine che abbiamo in foto.
Continuiamo a scorrere verso nord, imperterriti e sicuri di esser nel giusto.
ma giunti al termine della valle ormai, tocca capire che qualcosa non torna:
dietrofornt. Partiamo bene!
Siamo nel
2017, attacca la rete e cerca qualche relazione. Prendiamo quella traccia che
saliva, ma senza fiducia visto che foto e realtà non vanno d'accordo. Arriviamo
a una croce realizzata con due bastoni di legno, e un pezzo di fettuccia. La
rete 3G arriva, cerchiamo relazioni, foto e l'attacco sembra questo. é questo! Quasi
2h per attaccare la via.. Ma allora..
I primi due
tiri sono un po' dubbiosi: non siamo sullo spigolo vero e proprio, ma quasi in
parete, e trovare punti di riferimento non è facile. In più non si trova quasi
nulla di fisso. Stefania attrezza S1, riparto per L2, dubbioso ma cerco di
salire svelto che la via non è proprio corta. Una fettuccia, S2 sarà qui,
fermiamoci e rinforziamo con un firend (come fatto a S1).
Mentre la
mia amica sale mi guardo a destra e..sì! Dai il traverso deve esser quello.
Riparte la Ste, e il traverso è un po' col pepe al culo: facile ma esposto.
Talmente esposto che dopo aver superato il tratto più duretto mi sento pure
dire "oh fammi una foto!", da lei, l'anti foto per definizione.
Strane magie fanno i traversi esposti.
S3 su
spuntone: non proprio l'ideale per partire per il tiro chiave della via.
Passeggiamo sul facile, alla ricerca dello strapiombo: intanto un bel fix
rincuora l'anima. Ma del chiodo in alto manco l'ombra. Provo a salire, a caso o
quasi, e ben presto mi ritrovo su una parete che il IV ci sta strettino, ma
sopratutto non ci sta una mazza da proteggersi.
Minuti con
le mutande sporche, le più sporche di tutta la vacanza: decine di metri di
corda fuori, senza protezioni e una sosta su spuntone (God bless fix). Ormai
son qui, salgo. Prova un po' in qua, un po' in la, un friend non ci sta, ma
porcà. Devo uscirne, salgo ancora, uff son fuori, ed ecco fix e chiodo della
sosta. Alè Ste, vai te adesso!
"Io non
so come hai fatto a salire" "Vai tranquilla che tra le mie chiappe
non passava manco uno spillo, ora vai te", e salendo in mezzo a un po' di
erbetta, la mi amica va a guadagnare quello che sembra sempre più uno spigolo.
Sì!!!!
Eccoci davvero sullo spigolo, l'arrampicata che più mi piace: esposta e aerea!
E con qualche tratto pure dritto! Son talmente euforico che salto la vera
sosta, e mi ritrovo a costruire S6 sulle radici di un mugo e col benedetto
friend rosso.
Riparte la
mia amica, per un po' di roccia e un po' di prati. Prati a dx e abisso a sx!
Tra che
alcune soste non le abbiamo trovate, tra che di protezioni intermedie non c'è
quasi nulla, tra che mi inizio a divertire come un bimbo, ma sì, saliamo dove
più ci ispira: e quel fessurone ispira tanto. Per lei servirebbero friend
giganti. La roccia solida rende l'arrampicata un piacere. un bello
strapiombetto mi fa capire sia meglio fermarsi qui.
Giunta Stefania,
osservato il tiro dopo, "no no, vai pur te a far quello strapiombo" e
a me non fa certo un dispiacere.. Riparto io per L9: un passetto interessante
(dopo il pezzo di boulder di L6 tra l'altro) e mi ritrovo a cavalcare lo
spigolo, goduria. Un'occhiata a sx, il vuoto.
Riparte la
mia amica, anche lei proiettata verso il cielo: cielo tranquillo per il
momento, che ci lascia rilassati e senza troppa fretta di arrampicare. Ce la
godiamo davvero, senza orologi, senza tempi. Trovo la mia amica a S10 comoda a
sedere, ma guarda questa?!
Di nuovo
spigolo per me, ne vorrei dei km così.
Ultimo tiro
per la mia amica (abbiamo fatto un tiro in meno degli ufficiali, io una sosta
l'ho fatta troppo alta), che vorrebbe concatenare ma si rende conto presto che
dietro quella torre la corda tira troppo. Quando mi recupera cerco quasi di
correre, per risparmiare tempo da secondo.
Bene, e ora
mi tocca l'ultimo tiro della via, per noi L13 ma dovrebbe essere L14. Salgo,
cerco, vorrei inventarmi varianti perchè come un bimbo vedo il mio lecca lecca
ormai un velo sul bastone di plastica: ne voglio ancora, ueh! Ma quella bella
parete lassù, da salire in traverso (senza vedere i cordoni), uscirne ed ecco
la sosta.
Recupero la
mia amica, la faccio proseguire verso la vera cima. Eccoci spiaggiati e
accaldati in vetta, affamati e assetati: un'occhiata al libro di vetta e
scopriamo di aver mancato Rabanser per un soffio.
La vista è
magnifica, dal Sassolungo alle Odle. Odle che in inscuriscono un bel po' mentre
soggiorniamo qui: va la che iniziamo a scendere, meglio! Discesa iper comoda,
anche se una volta scollinati sui pratoni dello Stevia il rifugio non è a vista
e occorre procedere a naso.
Che bello
non aver fretta di tornare a casa. che bello non dover tornare a casa. Ce la prendiamo
comodi, al Rifugio Stevia una birra e una torta, e poi sdraiati al sole vista Sella, con tuoni e
lampi verso nord est, ma ce ne freghiamo.
Dai va la,
se no ci addormentiamo sugli sdrai, andiamo! Il rifugista ci blinda a fare due
chiacchiere e a scherzare con noi: la gente inizia a divertirsi parecchio con
queste due macchiette in giro! Si scende parlando di temi pseudo filosofici, di
persone, di viaggi, di cosa fare domani di cosa cenare stasera.
Un bel
tramonto sul Sella fa da cornice alla cenetta da campeggio, e poi a nanna che
domani è un altro giorno! Intanto già oggi abbiamo portato a casa una bella via
da 14 tiri "ma mi hai fregato, così tanti?" "oh bimba, te l'ho
passata due mesi fa la relazione, ma le leggi?"
Qui altre
foto.
Qui report.
Qui la guida
di Bernardi.
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