Prologo e Epilogo.
Abbandonata definitivamente l’idea di
spostarci in Svizzera a caccia di 4mila (il meteo continua a rimanere
troppo instabile per i nostri gusti), siamo ancora qui, in Val di
Fassa a cercare di ammazzare il tempo nella speranza che troni un po’
di sole e cacci via i temporali. Già, perché ora entriamo nella
fase più grigia della vacanza.
Questa situazione è complice di un
bruttissimo retroscena: si gira per negozi. E come le ragazze perdono
la testa in un negozio di scarpe, noi perdiamo ogni ritegno al
negozio della Sportiva, in vari negozi di Canazei (di articoli da
montagna e guide alpinistiche) e di Predazzo (beh qui la qualità e
quantità è nettamente inferiore). Diciamo che l’armadio di casa
troverà nuovi inquilini ad abitarlo, e nella biblioteca personale
dovrò fare un po’ di spazio.
A volte quando giriamo in paese
buttiamo un occhio alle cime più alte: qui a valle c’è il sole o
timido sole, lassù tutto ben avvolto dalle guastafeste nubi. Beh,
poi capita anche di doversi rifugiare sotto il tendone dello Scazza
di Canazei perché imperversa un acquazzone.
Per ammazzare il tempo, dedichiamo il
pomeriggio del 12 al rafting. Memori di due anni fa (sigh, quella
volta era un intermesso tra tre giorni sul Rosa, qui, qui e qui, e poi salita al GranParadiso), perché no? Ci eravamo divertiti.. Ci affidiamo a Avisio Rafting, il nostro gommone
sarà guidato dal professionista Andrea.
Sarà un po’ diverso però qui, a
metà percorso si trova un intermezzo di canyonig: visita a una
cascata dove dopo aver guadato il ruscello, si passa sotto il
possente getto d’acqua (manca il fiato!) e ci si rifugia dentro una
grotta, dopo la quale si prosegue, si sale un pochino e ci si tuffa
da 4m (io che ho paura di tuffarmi da 1m di altezza in piscina..).
Ovviamente solo chi vuole farlo! E io e Riccardo siamo in prima fila!
Un breve esame ci porta alla voglia di
spostarci da qui. Vie belle e interessante ne restano, ma o sono in
alto, o non sono esposte a est o sud, o sono troppo lunghe: tutte
caratteristiche determinanti per questa anomala estate fredda e
instabile. Solo che Ricky ha lasciato a casa tutte le sue guide delle
Dolomiti, certo che saremmo finiti a pestare neve. Complice la
presenza di Claudio in un
campeggio di Cortina (e la quantità di roba a Falzarego che rispetta
i criteri di cui sopra), lasciamo il Camping Soal
diretti al Camping Dolomiti.
Il viaggio sarà tutto sotto la
pioggia, come c’era da aspettarsi. Speriamo migliori nei prossimi
giorni.
Qui qualche foto della giornata di
Rafting.
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