Siamo carichi, siamo più esperti,
siamo affamati. Quest’estate puntiamo ad almeno due belle creste,
una parete magari, e ancora un paio di cime, poi se resta tempo e
forma fisica vedremo. Ma il meteo che dirà? È da giugno in realtà
che i programmi sono ambiziosi, ma mai portati a termine a causa di
instabilità meteorologica. Siamo riusciti a salire la Suldengrat,
ma avremmo voluto essere altrove.
Va beh oh, per la statistica, se tutto
giugno e luglio sono andati così, sarà stabile agosto! Riesco pure
a sfruttare due giorni di ferie imposte, così partiamo anche prima:
borse pronte, materiale vario preso, vestiti, sacco a pelo, cartine,
cibo, c’è tutto. Prendiamo anche qualche guida dolomitica che non
si sa mai, anche se l’idea sono le Alpi occidentali.
Annunciano alta pressione, ma ogni
giorno che passa, slitta della stessa quantità temporale il suo
arrivo. E così, non arriva. La mattina della partenza ancora non
sappiamo che fare, o meglio che faremo tra qualche giorno, perché è
chiaro che oggi (il 07/08/2014) non possiamo andare sul Bernina,
meteo brutto. Va beh, qualche giorno di arrampicata in Val di Fassa
in attesta della stabilità che è alle porte.
E invece quel “qualche giorno”
diventerà “tutta la vacanza”: tocca arrendersi all’evidenza di
una mancanza di stabilità che sia di giorni. Quest’estate è stata
una NON estate. I sogni di gloria di alta quota diventeranno delle
giornate di arrampicata in Val di Fassa e a Falzarego, intervallate
da tre giorni di pioggia. Pioggia che poi prenderemo un po’ tutti i
giorni.
Già, perché quei giorni che al
mattino sembra stabile, poi peggiora. Addirittura la neve il
16/08/2014! E che freddo su pareti esposte a sud, altro che agosto,
sembra novembre. Va beh, non siamo mai stati fermi, però nemmeno mai
tranquilli: vie corte, ma sempre col timore del temporale, che certe
volte vedevamo non troppo in lontananza pregando non arrivasse sopra
le nostre teste..
Va beh, raccontato prologo e epilogo,
che sembrano quasi un piagnisteo, sfogo le considerazioni che
altrimenti avrei rimarcato in ogni post successivo, annoiando la
lettura che così cercherò di rendere esente da tutto ciò, seppur
tutti i giorni sognassimo neve e ghiaccio (ma a 4mila metri, non
2400).
Le “Vacanze Montane 2014” diventano
le “Vacanze Dolomitiche 2014”.
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