Dopo la giornata di sabato e quella di ieri, ci starebbe una bella ciliegina sulla torta: una bella
arrampicata magari, per riprendere confidenza con questa attività. E fino a
qualche giorno fa il meteo prometteva anche bene, ma ieri..pioviggine e
pioggia.. Ueh!
E niente,
ormai siamo in ballo, balliamo. La diatriba Arco vs Tessari iniziata ieri sera,
prosegue in auto. Strisce di pioggia nel mantovano. Il bar ben fornito di Affi
si rivela una trappola per la decisione. Anche lì uggioso e pioggerella.
Andiamo a Tessari, almeno dimezziamo le ore di strada in caso di pive nel sacco
e almeno anche in caso di pioggia qualcosa dovremmo riuscire a fare..
Parcheggiata
l'auto, la pioviggine non è poca, e si prende tempo in chiacchiere. Si prende,
non si perde. Poi si parte decisi, "almeno 2 vie, meglio3!".
Scorrendo la base ci fermiamo al primo bollo, la prima via, una delle più
facili, anche per tastare quanto sia bagnata la roccia. Alleluja.
Parte
Simone, qualche incertezza per la non aderenza che si trova ad affrontare.
Paesaggio stupendamente limpido e privo di rumori molesti (ovvero, nebbia,
umido e autostrada roboante). 60m di corda scorrono, le urla si sentono come
deboli sussurri. Partiamo anche noi.
Arrampicata
facile, si rende necessaria solo un po d'attenzione per il bagnato. Optiamo per
la strategia di tirare una via a testa, così evitiamo di fare e disfare nodi,
quindi Simone riparte e io e Stefania attendiamo che superi la placchetta e poi
prosegua per altri 60m pieni.
Placchetta
divertente, e nella via di fianco a noi un'altra cordata che a avuto la nostra
stessa idea oggi. Siamo fuori quando iniziano a scendere gocce di pioggia e non
di pioviggine. Facciamo su la roba in fretta e furia, iniziamo a scendere nella
speranza smetta e che ci faccia riprendere l'attività.
Invece no,
piove bene, bagna bene, ce ne stiamo al bivio con la traccia degli attacchi
nella speranza smetta, ma non succede.. Mangiamo qualcosina, apro l'ombrello,
ci mettiamo a piantare chiodi e fare soste giusto per passare un po' il tempo.
Spacchiamo rocce come picconnatori, e alla fine smette di piovere, ma tutto è
tutto molto bagnato.
Il Platano ci consolerà: mangiare in
luogo di folli.
Qui altre
foto.
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