giovedì 22 dicembre 2011

Ravanando sull'Adamello: la gioia della neve da ignorante

La voglia di una bella giornata infrasettimanale, finalmente sfruttando le mie ferie forzate con qualcuno, ma sopratutto la voglia di quel qualcuno di rimettere i ramponi e impugnare la piccozza, ci hanno pian piano spinto in questa giornata solitaria in un altro mondo.


Che si fa che non si fa, in appennino neve manco a parlarne, Carega non ancora pronto probabilmente, Orobie riteniamo che ci abbia nevicato troppo, ci indirizziamo verso un canale del Monte Foppa, gruppo dell'Adamello, sud ovest.
I nefasti presagi iniziano a prender forma con le risposte che raccolgo sul forum, con la chiamata che effetuo al gestore del rifugio, e infine con la nostra testa che mentre il cuore è distratto ci avverte che probabilmente ha ragione chi ci ha detto che non troveremo le condizioni. Ma la prendiamo con lo spirito "mal che vada ci facciamo un bel trekking e scopriamo un posto nuovo. E così sarà!

Ritrovo alle 4, partenza via. Colazione in una finta pasticceria (per fortuna il mio mezzo litro di latte me lo sono inguritato a casa e perciò sono già bello sazio) e su su verso la nostra meta. Che si allontana ancor prima che possiamo calzare gli scarponi, costringendoci a parcheggiare più in basso (esattamente come ci era stato avvertito..).
Nicola si incammina con calma, e anche io, ormai è chiaro come finirà la giornata.
Sulla strada un'arzilla signora ci sorpassa sostenendo di portare da mangiare ai suoi animali. E noi si va, si aprono valli davanti a noi come gradini giganti. Difatti, superati i tornanti che ci portano al Rifugio Stella Alpina si apre la prima valle, mentre la seconda sarà arrivati al Rifugio Città di Lissone.

Seguire la strada non è un problema a livello di orientamento, e il sentiero successivo è ben pestato e tracciato fino al Rifugio. Siamo solo noi e la neve, e i mastontici monti adamelliani, in un paesaggio calmo e tranquillo. Paesaggio che si agita un po mentre saliamo sul sentiero, dal quale osserviamo continue scariche di neve farinosa dalle ripide pareti del Foppa, lato ovest sud-ovest. Eh si, mi sa che il canale ce lo sogniamo! Valichiamo il secondo gradino e laggiù in fondo alla Valle Adamè posiamo vedere i 3000 che riposano in mezzo alle nubi: tranquilli, oggi non verremo a disturbarvi. Oggi.
Al Rifugio ci rifocilliamo un po: non capisco il perchè ma Nicola si imbraga (io lo son già dall'auto, nel mio zaino un ci stava più nulla), e partiamo quindi verso i canali armati fino ai denti.
 
Per finire poi a pestare una neve farinosa a tratti fino alla caviglia, a tratti fino all'inguine. Seguendo l'affioramento di mughi bene o male riusciamo a prendere quota, ma facendo i bimbi. Beh facendo il bimbo, perchè davanti avanzo nonostante ci sia da farsi una trincea, ma mi manca questa neve sul mio Appeninno, e la trovo qui: ne approfitto, come un bimbo col lecca lecca tanto agoniato! E a destra si va troppo giù e non riesco a vanzare, prova a sinistra. Avanzo incurante della fatica, fino a che Nicola conia la definizione della giornata "questa è la neve da ignorante" e vi lascio immaginare chi sia l'ignorante.
E così giungiamo fino ad ammirare ancora meglio queste bestie di canali, che mannaggia ci chiamano come le sirene con Ulisse. Ma non serve legarci, inizia a coprirsi tutto, siamo ancora lontani, perciò dietrofront e ciccia! Ramponi e picche sono tristi e delusi, gli diciamo "vedi perchè stavi ancora nell'armadio? non volevo farti patire questo!". Ma le mie cocche almeno qualche settimana fa si sono viste le Orobie e il Redorta! Sono quelle di Nicola che mancano un po' di allenamento!
Per fortuna sapevamo in cuor nostro che sarebbe finita così, altrimenti c'era da restarci davvero male. Ok il lecca lecca della neve, ma lassù ci sono fiumi di cioccolato fondetene con meringhe gallegianti!! Rendo l'idea? Vabbè, e via giù giù.
Fino a una sosta a uno dei tornanti sotto il Rifugio Stella Alpina, dove ci aspetta la nostra "cascata": che complimento chiamarla così. Ci si riesce a fare tre, dico tre, movimenti e poi è finita. Ma almeno così provo i fondamentali di questa disciplina a me sconosciuta. E mi tocca pure essere io quello su mentre due sciatori passano: non vedo i loro sguardi che dovevano essere pieni di compassione..la giusta vendetta dopo quelli che ho compatito sul Baldo!

Vallè Adamè, Monte Foppa, see you soon, quando le condizioni sono better.



Link:
Itinerario
Report
Foto mie
Foto di Nicola Bertolani

Nessun commento:

Posta un commento