giovedì 9 luglio 2015

Islanda, una vacanza naturale

Zero montagne salite, ma tanta natura vista, esplorata, assaporata, invidiata. Un breve post lo merita questa vacanza, visionare le foto per sognare un pochino (mamma mia quante, e ho pure fatto una selezione della selezione!), pubblicizzare questa bellissima meta, e iniziare a pianificare il prossimo giro (in realtà, già pianificato!). 
Il racconto sarà super sintetico, impossibile raccontare tutto, e comunque stavolta non voglio condividere le nostre emozioni perchè è giusto che ognuno si faccia le proprie, che vedendo le foto sogni e gli nasca la voglia di partire.

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Day 1 (tutte le foto): 
Partenza da Milano Malpensa alle 23e40, volo diretto, arrivo a Keflavik all' 1e40, diretti al noleggio del Kangoo Maxi che sarà la nostra casa per 6 notti (dormire e mangiare). Subito disavventura, ci fermiamo qualche ora in un parcehggio a 300m a dormire e ci svegliamo con la ruota a terra. Litigata per gestire la faccenda col noleggiatore, iniziamo la vacanza col gommista di keflavik. Alle 12e00 possiamo andare per i fatti nostri.
Tentiamo invano l'ingresso alla Blue Lagoon, pieno, prenotiamo per mercoledì prossimo. Direzione Grindavik, poi sulla 427, lago di Graenavatn, poi a Krisuvik per le bolle zolfose di Fulipollur e la Terra viva a Seltun. Geologia non noiosa.
Di nuovo sulla 427 verso est a costeggiare la costa, puntatina in spiaggia e poi sulla Ring Road per le cascate di Urridafoss.
Ora piove, si torna indietro per fare un po' di spesa e poi cena a Keiflavik (con scorciatoia avventurosa), e poi concerto dell ATP Festival: quella faina della mia morosa cosa ti trova fuori. Public Enemy, Iggy Pop (che forza della natura) e Belle e Sebastian. 
Cottissimi alla ricerca di un posto per dormire, finalmente si trova. Non fa buio..

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Day 2 (tutte le foto): 
Obiettivo Vik per i Pulcinella e Jokulsarlon per gli "iceberg", ma ci fermeremo mille volte per vedere uno spettacolo della natura ogni volta. Primo le cascate di Seljalandsfoss, dove ci bagniamo come pulcini, e di fianco Gljufrabui.
Poi Skogafoss, ma nel mezzo tante foto ai paesaggi che si vedono guidando. 
Eccoci a Vik (i faraglioni di Reynisfjall), ma i Pulcinella si vedono di mattina presto o sera tardi, pranzetto in spiaggia e poi via verso est: sto già vedendo ghiacciai in ogni direzione, neve, ma ciccia, non in questa vacanza.
Si attraversa di tutto, prati verdi, paesaggio lavico, montagne (non per la quota ma per la formazione), fiumi, mare, deserto, sole, pioggia, nebbia.
Sosta a Skaftafellsjokull a sognare, ed eccoci a Fjallsarlon, lago dove il ghiacciaio molla i suoi figli mentre la montagna li osserva. Antipasto (che riempie già la pancia!) di Jokulsarlon, dove pezzi di ghiacciaio si muovono, arenano, nuotano, imbottigliano verso il mare. La giornata soleggiata e il luogo rendono difficile andare via.
Si torna verso Vik per vedere i Pulcinella domattina, ripassiamo per mille paesaggi e condizioni meteo diverse, con una sosta bagno a Lufskalavarda che sembra una perfetta ambientazione per un film horror. Si cena e dorme sulle scogliere a ovest di Reynisfjara.

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Day 3 (tutte le foto): 
Notte ventosa, Kangoo scosso, e i Pulcinella sono li fuori, belli e e goffi, paffuti, ho sempre sognato vederli dal vivo, e qui li abbiamo a pochi metri. Mare impetuoso e ventoso, ma una passeggiata sulla spiaggia e 3m di II me li faccio.
Si riparte sulla Ring Road verso ovest, sosta a Solheimajokull dove il ghiacciaio si può toccare. Imbocchiamo poi la 30 e la 32, con paesaggi variegati e cime lontane: la meta sarebbe il Landmannalaugur, se ci arriviamo. Pranzo nel verde, moscerini invadenti, il vetro dell'auto fa impressione, verde, viola, acqua, poi deserto, stiamo entrando nell'entroterra.
Imbocchiamo la F26, azz è una F, poi la F208, finchè un cartello e un fondo stradale ci sconsigliano di proseguire. Due palle, ma sapevamo che rischiavamo. Tornando indietro proviamo a sentire per noleggiare un 4x4, ma 250 euro per 12 ore (e dovendo aspettare domattina vista l'ora) anche no. Comunque un bel viaggione e panorami!
A Fluoir almeno troviamo la Secret Lagoon (eravamo a caccia di un posto dove rilassarci e..lavarci!), a più antica piscina termale islandese. Un piccolo Geyser qui ci fa indirizzare verso la cittadina Geyser, dove giace appunto il più famoso.
Peccato che il famoso Geyser non erutti più a causa del tappo creato dai sassi lanciatagli dentro dai turisti; c'è però Stokkur.
Dall'acqua che sale a quella che scende, Gullfoss.
Qui ceniamo e ci godiamo un super tramonto, seppur dobbiamo rifugiarci in auto a mangiare a causa dei moscerini.

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Day 4 (tutte le foto): 
La guidata più lunga ed estenuante. Da cartelli che si trovano qui la F35 dovremmo poterla percorrere col nostro mezzo, solo dopo ci accorgiamo dell'avviso sul cruscotto che la vieta. Paesaggi mozzafiato, desertici, rossi, grigi, marroni, bianchi, acqua, ghiaccio, salite. Dopo due ore un inaspettato guado (parecchie neve qui quest'anno) ci fa tornare indietro. 
Tentiamo la F347 per Kerlingarfoll, ma anche qui un guado inaspettato (ponti crollati) smorza i sogni di poter fare dei bei trekking. Prossima volta 4x4 d'obbligo. è in corrispondenza della Ygarfoss che ci fermiamo, almeno, mentre lottiamo coi moscerini, qualcosa da vedere e sentire c'è. 
Dietrofront fino a Gullfoss, incrociamo parecchi ciclisti che incitiamo. Breve sosta a Laugarvatn e poi verso Pingvellir dove passeggiamo dentro la faglia di Almannagja. Il meteo era migliore nell'entroterra, ma pazienza: il posto merita, si pensi che gli islandesi in mezzo a questa natura hanno fondato la costituzione. Passeggiata sotto l'acqua e si riparte.
Ring Road verso nord, tunnel sottomarino, destinazione fiordi. Si fatica a trovare un posto dove cenare e dormire, finalmente eccolo. Senza saperlo siamo ai crateri di Grabrok: lo scopriremo la sera passeggiando su essi dopo cena.

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Day 5 (tutte le foto): 
Anche oggi si guida, perciò al risveglio mi faccio una passeggiata su tutti i crateri. Chissà se arriviamo a poma, ci sono dei tratti di strada sterrati, memori dei giorni scorsi siamo titubanti, ma dovremmo farcela e faremo di più. Intanto ci godiamo il fresco e freddo mentre da casa ci dicono che boccheggiano.
Si parte verso nord sulla Ring Road, poi nelle nebbia sulla 68: raggiunto il mare la nebbia se ne va, vento e nuvole no. Luoghi selvaggi, natura, tutto un po' rude. Fino a Holvamik, spesa, giretto e si riparte per la più ambiziosa Isafjorour, sulla 61.
Guidare divincolandosi tra i fiordi è estenuante, km e km e poi ti ritrovi a 500m in linea d'aria da dove eri prima. Ma che posti, che paesaggi, verde, mare, bianco lontano, cascate, ruscelli, ponti. Poi esce anche il sole. Pausa pranzo al tepore di esso.
Si riparte, su una punta c'è un luogo di avvistamento foche, e sul tavolino li hanno lasciato una cassetta di plastica con dentro marmellate con prezzo scritto sopra e binocoli, e la cassa. Cioè, te prendi e lasci onestamente i soldi qui. Sogno.
Altre cascate, verde, natura ed infine a Isafjorour, cittadina di porto. Purtroppo i trekking sono scarsi, mi faccio su e giu 3 volte a Naustahvilft. La prima sognano di salire su una cima ma il terreno ripido e friabile sconsigliano. La seconda un vertical di corsa, la terza si cerca di fare come la prima.
Altra avventura sulla 60: cerchiamo di arrivare a Flokalundur, dove la morosa ha saputo esserci una piscina calda naturale sul mare, attraversando tutti i fiordi! Che trip. Salite ripide, discese pure, su sterrato, muri di neve ai lati, precipizi, verde, marrone, roccia, cascate enormi, mare, un rosso accecante. 2h30 di viaggio, pause comprese.
Poi la caccia a sta benedetta piscina che infine troviamo, magica. E con delle cime ghiacciate all'orizzonte. Mangiamo nel parcheggio ma un ranger viene a redarguirci: in modo gentilissimo, ci lascia finire di mangiare, ma poi ci tocca guidare ancora per km sulla 60 in direzione Ring Road.

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Day 6 (tutte le foto): 
Notte ventosa, e ci svegliamo che siamo in un cantiere.. Vestiti al volo e si riparte sognando un bagno e un bar, ma per un bel po le forme di vita sono poche, si passa per un bivacco pure. Il paesaggio è bellissimo, ma quello visto ieri nettamente superiore lo sminuisce.
Eccoci sulla Ring Road di nuovo, andiamo verso deildartunguhver ad ammirare altra geologia e un altro banchetto di onestà: sacchetti di pomodori, cassetta per pagare, nessun commesso. 
Cascate di Hraunfossar e di Barnafoss, che potenza, che paesaggio piatto ma ricco di "insenature". Passeggio un po' mentre la morosa prende il sole al riparo da un vento gelido. 
Saliamo a Husafell, ma anche qui i trekking sono "da inventare". Si sale un po verso il monte Ok, pranzo e poi giù. Ormai la vacanza volge al termine, domani è prenotata la Blue Lagoon, si riparte in quella direzione, ma lungo il percorso devo assolutamente fermarmi a dormire un po'.
Questi giorni ho guidato un casino, abbiamo visto un sacco di posti. Figata il fatto che non faccia mai notte, resta sempre un po' di luce, ma diventa estenuante per il fisico.
Tappa ad Akranes dove scopro l'amore folle della morosa verso gli autolavaggi: con in mano uno scopettone dal quale esce acqua, impazzisce.
Via verso Reikjavik per la spiaggia con acqua calda di Nautholsvik: che ciofeca. calda non è calda, bella insomma (vicino a un porto..). Giretto per il centro sperando in una bella cena ma le cucine sono chiuse. Un panino dell'"autogrill" mi salva. 
Infuocato tramonto uscendo dalla capitale.

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Day 7 (tutte le foto): 
Dormiamo tra la Blue Lagoon e Grindavik, avevo adocchiato un montarozzo da salire. Sveglia presto per correrci introno e poi salirci sopra, un po' di disarrampicata e arrampicata per rendere più frizzante la cosa. Qui corro a meno di 10°C, domani sera a 35°C.
La Blue Lagoon è bella, merita una visita se si va in Islanda, ma non è sta cosa esagerata. Poi 45 euro di ingresso.. Insomma, forse non il modo migliore per finire la vacanza, ma e ripenso ai giorni prima! Doccia e via in aereoporto per il volo di ritorno. Alla prossima.
PS: rivedere il buio, non ha prezzo.

2 commenti:

  1. Sei mai stato sulle montagne austriache? Te le consiglio davvero e con il clima non dovresti avere problemi ;-)
    Se cerchi un hotel in Austria davvero di qualità, ti consiglio www.vacanzeinaustria.com

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  2. no, mai stato in austria, ma ce l avrei gia in lizza per fare un po di scialpinismo!

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