Vacanze non
programmate, vacanze vagabondate, vacanze fortunate.
Si parte
venerdì pomeriggio, con logistica impeccabile: ognuno con la propria auto.
Strada normale fino al Decathlon di Verona, illuso di trovare l'amaca,
rimedierò con una sedia. Mi trovo a Sarche col mio compagno di avventura dei
primi due giorni: Giorgio. Destinazione Vallesinella: parte la prima e la
seconda avventura.
Io e Giorgio
scendiamo da Vallesinella, aggiriamo il Brenta da sud per recarci verso
l'imbocco della Val d'Ambiez, dove Riccardo e Lorenzo ci aspettano: mentre il
mio compagno di scorribande dei primi due giorni raggiunge la famiglia, io mi
fermo con loro per fare qualcosa nei prossimi due giorni. Saltati i possibili
piani che ci eravamo fatti venerdì, dopo una bella pizza apparecchio la mia
auto per dormirci dentro: l'indomani Lorenzo resterà a riposo, con Riccardo
invece andrò a scalare.
Di nuovo al
mio campo base itinerante, la mia auto. Lorenzo e Riccardo stanchini dei giorni
passati, e vogliosi di non rimanere imbottigliati nel traffico domani, optano
per rientrare domattina a casa. E io? Allungo a Giorgio il materiale che mi ha
lasciato in auto: il carissimo mi concede la doccia che gli avevo implorato, e
mi offre la cosa che speravo "Vuoi fermarti a cena?" "Se proprio
insistete..". Un piacevole ristoro per stomaco e mente, e via verso la Val
di Peio, che in questa settimana ci inserisco un progettino che avevo in mente
da un po'.
Sceso
all'auto, ristorato con la birra e il pane col pesto, sdraiato un po' al sole
sonnecchiare, che si fa? Sapevo che erano in valle, un saluto mi faceva
piacerissimo farlo a tutti. E invece altro che saluto! Aperitivo con Erica,
Manuel, figli, Claudia, Roberto, cani, doccia (questa spudoratamente chiesta),
cena in compagnia, e pure ospitato a dormire su un divano letto.
Ospitato-minacciato da più fronti.. Ma di certo riposato, e visto il meteo e la
proposta di Flavio per i prossimi giorni, me ne sto a letto fino alle 8 e poi
relax!
Segue una
pacata di giornata alla ricerca di qualche oggetto da acquistare, per poi
finire a comprare due magliette. La spesa per il pranzo a base di formaggio,
pomodoro, mele e pane, la telefonata di Flavio per concordare la logistica di
stasera, la sistemazione di alcune foto, e via verso le Dolomiti! Gran
traversata per evitare l'A22, e alle 20e15 accendo il fornellino per la mia
cenetta.
Zaino fatto,
cena fatta, a nanna in auto: i due bergamaschi arriveranno verso mezzanotte,
alle 6 suonerà la sveglia per la colazione e per poter partire presto per
un'altra gran salita.
In rientro
dal giornatone di oggi, già si pensa al prossimo. Sistematici a Passo Sella,
una nuova notte a dormire nel mio campo base itinerante, per poi svegliarsi
all'orario bergamasco e ripartire insieme a Cristina, Ermes e Luca, alla volta
di una via che avevo già salito ma che ripeto volentieri, non fosse per la
compagnia. Non fosse per i due giorni di
prese in giro sul mio non accento romagnolo..
Il meteo non
concede spazio: oggi non si fa una mazza. O meglio, non si può pianificare
nulla finchè il cielo non si sistema. E allora.. dopo una bella colazione e
qualche commissione, ci incastro ad hoc una cosa a cui tenevo.
Decisamente cotto, guidare fino in Valsugana con questo
meteo e con l'A22 bloccata (faccio tutta strada normale) è lunga. Speravo fare
in tempo ad arrivare al Rifugio Erterle
per salutare Maurizio, ma è troppo tardi, e di certo il temporale che imperversa
da qualche ora in queste zone, non aiuta. Torna giù, trova una pizzeria, e vai
su verso Malga Sorgazza. Preparato il letto, buonanotte che tra poche ore si
corre.
Coi piedi a
mollo a riattivare la circolazione, il mars e la birra presi in auto, la
vacanza va finendo. Il lungo viaggio per evitare la A22 fino a Verona, la
ricerca di un santissimo bar aperto per prendere un caffe, e i pomodori
mangiati come mele ma che mi fanno venire mal di stomaco, torno in pianura in
tempo per una cena con amici.
Amici, tanti
ne ho trovati e ritrovati in questi giorni. Grazie alle persone che mi hanno
tenuto compagnia in questa vacanza atipica (diciamo anormale per i normali) e
di un po' fuga dalle preoccupazioni: Giorgio, Riccardo, Lorenzo, Chiara, i
Malagutti, Erica, Manuel, Claudia, Roberto, Flavio, Fabio, Cristina, Ermes,
Luca. Grazie a chi mi ha concesso ben due docce (per il resto mi son dovuto
ingegnare come si poteva), alle due notti nel letto del rifugio, a quella nel
divano letto, alle restanti nel mio campo base itinerante. Grazie alle stelle,
che spesso mi davano la buonanotte essendo l'ultima cosa che vedevo prima di
addormentarmi.
Enjoy Life.
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