domenica 8 gennaio 2012

Carrrrrrega, per chiudere in bellezza


Last day da disoccupato/ferie forzate, devo sfruttarlo. Assolutamente. Non trovando nessuno che venga con me, devo ripiegare su un bel trekking, altrimenti ci poteva stare un vajo dei colori.
Resto sulla zona carega, perché l'Appennino me lo sono già girato abbastanza, l'ultima volta sono rimasto traumatizzato dal vento, e andare più lontano la mia auto non me lo permette (quella spugna).
Beh decido di restare sulla bacinella (perché “Carega” non sta per “sedia”, ma per “catino”, “bacinella”), partendo dal Rifugio Boschetto salire alla Cima Carega, poi vedere se riuscire a fare anche qualcos'altro, a seconda dell'ora, e poi scendere per il sentiero che passa sotto il Plische partendo dallo Scalorbi.
Appena il bosco mi permette di scorgere la parte alta del gruppo, che desolazione: quanta poca neve. Tutti i mughi scoperti, questo non è anno per scialpinisti! Il meteo è splendido, zero nubi, zero vento (almeno all'inizio), un bel caldino al sole che poi diventerà un bel caldo e basta!

Riesco ad arrivare in cima molto prima di quello che pensassi, l'altimetro segna 1135m di dislivello in 2h15, non male! Il twix della vetta me lo mangio al Fraccaroli, mentre mi vesto e mi rampono. Poi su in cima, e da li decido di scendere per il valon campobrun, salendo poi un po' tutte le cime di strada e guardando giù nei vaji che vorrei salire (facciamoci del male!).
Gira gira, scorgo il vajo Mosca (o Hypermosca?), salgo Cima Mosca (dove scopro di non aver attivato sull'altimetro la funzione “calcola solo salita”, che pirla), salgo la cima successiva, niente Obante perchè ho paura di non fare in tempo (e non c è traccia). Tutto sentiero da non avere vertigini, su neve , con a lato la possibilità di scendere a cannone verso valle, basta scivolare, tratti in cresta, e tratti davvero sottili, salite e discese ripidine. Ma nulla di chè.
Nonostante la poca neve è comunque bello, il sole mi sta cuocendo, per fortuna ci ho pensato e mi sono tolto il paraorecchie Barilla, se no domani sarei inguardabile (e iniziare il nuovo lavoro preso per il culo..)!
Un servizio fotografico ai Vaji del gruppo Zevola-Tre Croci, in attesa che Nicola mi dia i libri di Bellò per farmi una cultura (e iniziare una lista di quelli da voler fare!), e arrivo allo Scalorbi. Minchia se ho fatto presto, ci stava anche l'Obante! Va beh..
Allora scendo per dove volevo, sarà tutto ultra ghiacciato! Sentiero interessante, un bel single track in MTB di sicuro! Incrocio un camoscio, che vorrebbe scappare, ma anche lui ha paura a scendere, troppo ripido anche per lui. Provo la tattica dei cavalli “ohhhh” dolce per farlo sentire tranquillo, così passo senza che lui si suicidi.
Arrivo all'auto con un bel anticipo, potevo davvero salire l'Obante..next time! Quanto vorrei una birra, ma anche quei due aranci che si sono fatti un viaggio sino alle orobie e poi al Bondone andranno bene (la birra me la sparo a casa!).

La pacchia è finita, si inizia a lavorare, per la gioia dei miei amici invidiosi! Ma la ruota gira per tutti paolo e Gianluca..

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