sabato 15 settembre 2012

Cercando l’Apostolo giusto: Spigolo Faccio al Primo Apostolo

Siamo solo in due a ballare l’Alligalli, ma la voglia di arrampicare e sfruttare la bella giornate ci spinge a partire ugualmente. Le Piccole dolomiti son la che ci aspettano, un piccolo paradiso dolomitico non troppo lontano: Nicola lo conosce bene, io ne ho ancora di crostini da mangiare..
Alla partenza scattano già le invidie: chi è in maniche e braghe lunghe invidia l’altro coi pantaloni a ¾ e lo smanicato. Fa caldo e la parete è al sole, ma gli 8° del mezzogiorno del giorno prima ci facevano temere il freddo.. Scorriamo sotto al Baffelan, al Primo Apostolo, il Secondo resta nascosto, poi ecco il Terzo! Lo aggiriamo ed ecco la scritta Cumbre alla base della parete.
Io ero dubbioso fin dalla vista della relazione di ieri, un VI, anzi ma che uno, tre tiri di VI non penso proprio siano alla mia portata, ma a Nicola glielo devo, quindi andiamo a provare. Ma già lui sul primo tiro è costretto a qualche arresto, io da secondo faccio la ferrata alla Gianluca su un paio di passaggi. Dopo il ritorno in notturna dalla Roda di Vael il mio compagno di cordata deve essere tassativamente a casa per le 18, e se continuiamo così mi sa che non ce la facciamo. Non voglio averlo sulla coscienza, giù in doppia!
E così la giornata parte davvero male.. Ci dirigiamo, dopo una discesa surfata su ghiaione, verso il Primo Apostolo per salire lo Spigolo Faccio, ben più abbordabile, ma dove toccherà a me tirare i tiri più duri, come penalità per l’abbandono della via precedente.. E già l’avvicinamento ci fa penare, nella speranza incosciente di fare prima tagliamo per un ghiaino, che poi si rivela in realtà essere un canale di scolo dell’acqua, che ben presto si infittisce di rami e frasche, e dove i sassi instabili rendono delicato lo scavalcamento delle saltuarie cascate (e infatti mi tiro un lavandino di roccia addosso, fortuna che con la mano riesco a frenarlo e scansarmi in tempo!).
Alla base dello spigolo troviamo due secondi, il loro primo sale dietro un’altra cordata da tre, dove però una ragazza fatica molto, primo tiro davvero trafficato. La via a fianco, Arcobaleno, pure. Porca vacca, la giornata inizia a prendere una brutta piega! Sta a vedere che non riusciamo nemmeno a salire di qui, questo traffico rallenta un casino!
Dopo un po’ che aspettiamo decidiamo che sia meglio partire e superare queste cordate, chiedendo permesso ovviamente. Parto io, e per non gravare sulla precaria situazione della tipa in difficoltà, evito la salita normale e aggiro sulla sinistra: un po' marciotto, un po' delicato, ma arrivo in sosta. Bon, siam riusciti a partire, sono in sosta e inizio a recuperare Nicola, per poi finire in cinque in sosta. Noi si prosegue, le altre due cordate del CAI di Vicenza decidono il da farsi. L'istruttore di questo CAI si dispiace con me per il rallentamento dovuto alla sua seconda, ma “Non c'è problema, siamo in montagna e succede. E poi domani tocca a me!”, pensando all' uscita del corso AR1.
E così possiam partire a goderci questo spigolo, che ben presto si annuvola: meteo tipicamente da Piccole Dolomiti, altrove sole, qui nebbia su nebbia. E l'invidia cambia propietario..adesso sono io, che avendo freddino, invidio la vestita lunga di Nicola! Ma conto sull'effetto scaldante dell'adrenalina, che presto arriverà.
Infatti il mio buon compagno di cordata invece di continuare ad alternarsi, giunto anche lui sotto il naso mi dice “adesso vai tu” “ma dove?!” e qui conosciamo due arzilli settantenni: ben più forti di me, in forma di fisico e mente, scherzano, si prendono in giro e parlano di tutto. Arrivarci alla loro età così.. Ma anche essere così adesso! E così mi si spiega che adesso c'è un bel traverso esposto e poi un leggero strapiombo da risalire con sotto il vuoto. Ecco l'adrenalina per scaldarmi!
Bello bello, che emozione! Ben presto siam fuori, su un'area cresta inizia l'uscita per finire poi in mezzo ai mughi. Mughi nella nebbia, non si vede a dieci metri.. Bella e divertente via, riusciamo a dare un certo decoro a una giornata che ci ha visto partire male. Due chiacchiere e due barzellette con Jean Pierre e Roberto al parcheggio, gli arzilli settantenni, e siam pronti per la birra.

Qui altre foto.
Qui descrizione della via.

Nessun commento:

Posta un commento