giovedì 24 dicembre 2015

Mini trail Bismantova: la signora tutta per me

Chi se lo sarebbe aspettato, non certo io. Una giornata ricca di imprevisti, sia positivi che negativi. Una giornata..beh, una mezza mattina.
Voglia di fuggire dalla nebbia di valle, voglia di sole, anche se gelido ma di sole, muovermi un po' prima del pranzo della vigilia. Niente di meglio che il mio Appennino.
Ma la nebbia oggi è ovunque, visibilità a 20m anche sulle colline, un delirio guidare. Dubbioso: Cusna o Pietra di Bismantova? Ho poco tempo, un meteo che sul crinale potrebbe essere tipicamente patagonico, poi avrei più voglia di corricchiare..
Al bivio tra Villa Minozzo e Castelnuovo ne' Monti salgo verso Villa Minozzo, uscendo finalmente da una nebbia allucinante. Sosta al bar, ho già preso la mia decisione.
Via giù, la "fondovalle" delle Fonti di Poiano è da Silent Hill, si fa fatica a vedere la strada! Parcheggio, dormo 10 min aspettando che il sole penetri questo grigio. Mi sveglio, dai forza andare, qui a valle il sole non si vedrà mai! Speriamo sù sì..
Mi incammino sul 698, unico sentiero sulla mia cartina, ma in realtà ce ne sono altri. Un cane mi si sbarra davanti ringhiando cattivo. Eh no eh, non torno indietro, la mia mattinata me la voglio godere! Altro che Chucky.. Lo guardo, lo sfido, gli dico di stare zitto. VOGLIO andare avanti, non mi fermi. E vado.
Incrocio il percorso del Bismantova Trail, salgo, incrocio case ed ecco che la nebbia mi lascia, con fatica, "vattene" e finalmente sono al sole, la mia vista non ha più limiti di spazio imposti da qualcosa di non toccabile.
Corricchiando su una specie di crinale, su colline che galleggiano sulle nuvole, vedo il Cusna, tenebroso, ottima scelta non salire. Vedo la bastionata est della Pietra di Bismantova, al sole sorniona, illuminata come di rado l'ho vista.
Mi avvicino sempre più a lei, mi alzo sempre più da una coltre di nubi e nebbie che non mollano la valle. Eccomi al parcheggio, le scale che ho sempre percorso con una corda sulle spalle, passo dal Rifugio della Pietra e sgattaiolo dietro sul sentiero. 
Scorrendo sotto i settori dei monotiri non riesco a non resistere a non avvicinarmi e toccare la roccia.
Salgo per la scorciatoia del Sirotti, non c'è nessuno in giro, la signora è tutta mia. Se la ride senza scalatori sulle sue pareti, credendo di essere inviolabile, mentre è solo questione di stagioni e orari: cara mia, ti hanno "pestato" in tutti i cantoni!
Sul pianoro sommitale scorro da sud a est a nord, passando il bordo del precipizio, foto a un  panorama inusuale. Ma forse è inusuale il modo con cui sto vivendo la Pietra oggi.
Ora di scendere, di perdersi a vari bivi visto che decido di rientrare per un altro percorso, di lasciare una Pietra che per me oggi è rimasta inviolata, tranne che da un povero runner che voleva smaltire il pannettone prima di averlo mangiato.
Scendo, rientro nella nebbia, rieccomi all'auto. Ora di andare, veloce che rischio di essere in ritardo. Ho visto un mondo diverso sopra queste nubi, un mondo che rimarrà mio.

Qui altre foto.

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