Dopo
l'annunciato infruttuoso tentativo del 23/07/2015 finito a gnocco fritto e
birra (un temporale, annunciato, alle porte di Castelnuvo ne Monti ci aveva
smorzato definitivamente), e dopo che quei maledetti si erano ripetuti una
settimana dopo senza di me, oggi ci risiamo. Pietra di Bismantova in notturna (scorsa volta).
Notturna
mica tanto, in realtà usciamo fin troppo presto, a settembre poi ci rifaremo a
lume di frontale dall'inizio alla fine.
Ma oggi un'allegra scampagnata ci sta, con le valigie pronte per la
partenza di domani sera verso l'ambita dolomia! Oggi sabbia pressata.
Svelti
all'attacco, parte Gianluca che non ricordava una "montagna" così
sporca, e che mi sbaglia pure la sosta per proseguire sulla variante mediana:
si vede che non la vuol fare. Ma lo raggiungo e frego dirigendomi verso Simone
che invece ha sostato correttamente. Stefania insegue.
Parto per la
variante mediana, 40m di placca che non ricordavo così sugoso, da zigzagare
alla ricerca dei piccoli e deboli appigli, listelle, lamette, un bel nasone
unto che quando crollerà cambierà il grado della via. Sembra che piove, invece
è il mio sudore che dalla faccia mi cade sui piedi..
Eccomi verso
la sosta per terreno più delicato, che quando annuncerò a Stefania mi maledirà.
Guardo in alto la variante alta, e la sogno: la sognerò per un po' di tempo,
perché quando Gianluca arriva è abbastanza perentorio, come un po' tutti.
Via fuori
per la classica, incastrandosi nella strettoia come dei pesci nella rete, e
uscendo con la luce che scarseggia e io che, senza frontale (ce l'ho, ma nello
zaino con le birre che berremo in cima), tasto a caso coi piedi.
Al rifugio,
con birra e razzolando tutto quello che gli è rimasto.
Qui altre
foto.
Qui report.
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