domenica 7 maggio 2017

Save the weekend: cercando l'asciutto esplorando Tessari

Una delle cose belle della nostra passione è il contatto con la natura. Una delle cose brutte è quando questo contatto diventa scontro: meteo pessimo è uno di quei casi. Annullata l'uscita del Corso AG1 del CAI di Carpi, occorre trovare il modo di rimediare. 
Sabato me lo sistemo con un trail nel Parco Dei Sassi di Roccamalatina. Le previsioni meteo non sono certo positive, pioggia dalle 12, ma l'importante è mettersi in moto prima: se piove nel durante..ah beh, ormai sei li. Cerco di ricalcare il percorso del Trail della Riva, ma vari tratti non segnati rendono il mio intento non raggiunto: finisco comunque con 39km e 1600 D+, e con la pioggia e vento presi per almeno 1/3 della corsa.

Domenica però deve andare meglio, le previsioni erano buone! Sperando solo non abbia bagnato troppo al sabato.. E invece, niente sole, niente vento (il phon naturale), e tanta indecisione. Abbandonata l'idea di Arco, si parte con in auto anche la roba da palestra indoor: resina stacci lontano! E riusciamo a tenerla lontano, quel fazzoletto di roccia di Tessari ci aiuta.

Partiti con l'idea di salire una via a Canale, quella bella partenza fradicia che vediamo fin dalla strada ci fa desistere. Tira dritto e vai a vedere come se la passa Tessari. Sembra meglio. Torna indietro per un'altra occhiata a Canale. No no, non c'è nulla da fare, andiamo a Tessari, così esploriamo anche in vista del Corso A1.

La nuova guida, la diatriba Cipriani vs Brighente, vie cancellate, vie di cui si proclama la prima che in realtà è già la decima o più, questa parete e le sue vicine stanno subendo molti cambiamenti. Noi, da umili e rispettosi fruitori del lavoro altrui, ci limitiamo a percorrere i nuovi, i vecchi e i riscoperti itinerari, e riscoprire una parete dove per anni siamo venuti coi corsi o in giornate plaisir. 
Saliamo per scorrete tutto il Trapezio e vedere cosa ci sia di nuovo. Al pilastro X-MAS una cordata si appresta a far partire i suoi seguenti: continuiamo a scorrere, a scoprire altri attacchi, per poi tornare indietro e salire la via Eclissi Solare, o Eclissi di Sole, o Cipriani Speri.
Parto io, con Stefania che si sovviene di esserci già stata ma di esser finita poi fuori via: e te credo, senza la relazione che ti dice di traversare a sinistra, te sei salita dritta.. I primi metri non sono proprio all'acqua di rose, e la placca bagnata proprio dove cercheresti l'aderenza, non aiuta per nulla. Ma passo dopo passo, roccia che balla dopo roccia che balla, finiscono i chiodi e si traversa verso sinistra.
La mia amica mi raggiunge, pronta a ripartire e bisticciare con me per ogni spocchioso consiglio che le do: le comiche. Un bel tirone (concateniamo due tiri) su placca molto lavorata e ricca anche di fiori colorati, ma trai i quali si riesce ad arrampicare e proteggersi nel più classico dei modi di Tessari. Qualche goccia che cade da un cielo plumbeo ci fa temere, ma son giusto le nuvole che si scrollano un pochino.
Con un unico tiro vogliamo chiudere la via, in modo da avere il tempo di farne un'altra prima che piova. Riparto, inizialmente per altra facile roccia lavorata ma buona, per poi tagliare verso destra a cercare il camino da risalire. Ma io vedo solo placca.. Acca boia, se mi sono perso chi la sente Stefania?! Ma io salgo, e salgo, esco, non trovo una sosta chiara e la attrezzo tra clessidre e nut.
Ecco, ho sbagliato via. Eppure non mi pare ci fosse scelta. Era più a destra? Troppo vegetale. Più a sinistra? Ma anche li pare vegetale.. Mah. Va beh, stavolta (per una volta) sarà lei a dirmi "ma perchè sei andato fuori via?". E invece no, lei il camino l'ha salito. Boh, qualcosa non mi torna manco ora, ma vabbeh.
E adesso? Mangiamo qualcosa, facciamo su la roba e via svelti a farne un'altra! Se non ci fosse questo meteo, sogno una giornata a Tessari a fare il criceto: salire e scendere, salire e scendere, dal l'alba al tramonto, e anche oltre! Ma qui ci veniamo solo quando il meteo è capriccioso, perciò è un piano piuttosto arduo da attuarsi..
Trotterellando e scherzando allegramente, si scende scoscesi parlando a distanza con numerosi "Eh?!" tipici di chi non sente. Di nuovo alla zona presidiata agli ometti, e vie a scorrere sotto al trapezio, ignorando le vie storiche già conosciute verso quelle che non abbiamo mai salito. "Dai, facciamo X-MAS, così c'è lo strapiombo finale, e sei contento. Ma lasciami l'ultimo tiro!"
Parto io, con l'ordine perentorio di concatenare i primi due tiri. Primo tratto verticale ma ben ammanigliato, arrampicare a Tessari è sempre appagante. Raggiungo ben preso la prima sosta, un bel bollone rosso e un golfare mi rendono chiaro trattarsi sia lei. Ma ora dove andare..
"Con un passo atletico andare a destra", ma a destra vedo che poi per salire c'è da passare in mezzo a della boscaglia.. Mi fido e vado. Non trovo passi atletici, ma delicati per via della roccia e delle frasche, sì. Uscito dalla giungla si torna su roccia bella spoglia e esposta al cielo (non posso certo dire al sole..). Ecco un altro bel bollo a indicare S2..ma hanno tolto il golfare. Vai di nuts.
Stefania mi raggiunge, ora tocca a lei concatenare due tiri. Il primo dei quali scorre allegramente e facilmente in mezzo a fiori rosa intensi. Oddio, mica è un campo di fiori, di roccia ce ne è! Ma è bello questo accostamento di un attività tipicamente verticale a un qualcosa di orizzontale. Oggi sono entrambi..in obliquo! Quando tocca a me salire, corro svelto che le gocce di pioggia incombono..
Dai che ritocca a me, mi aspetta il tiro duro! La linea di fix è ben visibile lassù, ma prima qualche metro divertente appena sopra la sosta. Un intermezzo, e ora s' che ci siamo. Nulla in tutto, un paio di belle lame aiutano, occorre solo bilanciarsi bene coi piedi per non ghisarsi di braccia. Poi l'altezza aiuta a rinviare presto..

All'uscita un golfare mi fa pensare di far sosta, ma il bollo rosso è laggiù.. Che faccio? Qualcosa non mi torna, ma da qui a la c'è solo un ghiaione, posso anche rischiare di rubare questo pezzo di tiro alla mia amica, fa cacare.. Arrivo al bollo, ma niente golfare. Inizio a temere qualcosa che non va. Però.. 
Stefania mi raggiunge bella contenta per come ha superato il tratto impegnativo "Beh ragazza, ti alleno bene allora!". Poi però "Eh ma mi hai rubato mezzo tiro!" "Dai Ste, un ghiaione.. Poi pensavo far del bene!". Riparte sopra la sosta, ma altro che IV, qua si cammina. Dopo pochi metri è fuori e mi fa "oh, io non ti faccio nemmeno sosta, sali e basta dai".
Va bene.. Ma.. Fammi dare un'occhiata a destra, dietro l'angolo, dove si vedevano dei cordoni in alto.. Dove ti avevo detto di andare.. Love! Placca con qualche buco! Qui il IV c'è! Prima che mi possa recuperare a salame, mi ci fiondo e salgo i miei ultimi metri di divertente arrampicata.. Di nuovo fuori, eccoci!
E ora il dilemma: ne facciamo un'altra o andiamo alla Sagra degli Asparagi di Rivoli Veronese? Sprono l'amica a darsi una mossa, che almeno ci lasciamo la porta aperta! Una volta arrivati al bivio tra "arrampicare" e "mangiare", una breve analisi sul resto della logistica della giornata fa pendere la decisione sul "mangiare.
Via alla macchina ridendo e scherzando come sempre, sognando vie dalla lunghezza spasmodica, e sfogandosi su un risotto agli asparagi e un piatto di uova e asparagi. Ah già, e la porcata delle patate fritte.. Bis del risotto, che la fame è tanta. Poi, poi, poi.. Mi tocca farmi perdonare. Accompagniamo Stefania all'Outlet. Accidenti a me.


Qui altre foto.

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