È giunto il
tempo di tornare ad arrampicare. Porco cane, ma fosse in condizione qualche
salita su neve e ghiaccio, e non esposta a pericolo valanghe! E vabbeh, andiamo
su roccia, andiamo all'ipermarket di Arco. Ma a fare cosa? Parliamoci chiaro,
sono (siamo?) scarsi, dei brocchi, e ormai le vie fattibili iniziano a
scarseggiare. Diventa dura trovare una via..
Selene:
bellissimo nome (una "e" in meno e sarebbe ancor più gradito a
Giorgio), nome delicato, non quanto la nostra arrampicata però. Colazione
lunga, vestizione lunga: le previsioni sono mutate, e il sole promesso è in
ritardo. Fa freddo, porco cane, non sono venuto a far roccia per patire freddo!
Ma quando altre macchine iniziano ad arrivare alla
Lanterna non si può più cincischiare, è tempo di
andare.
In breve
all'attacco: le membra si sono scaldate, le mani no. Parte Giorgio. Il grado
scelto della via mi fa titubare alquanto, ma vedere da terra due bei anelloni
ravvicinati nel tratto chiave del tiro, mi fa sperare che poi il grado
obbligatorio sia ben minore: mica sempre. Va il mio amico, e sul traverso suda,
ma suda di più dopo, quando non c'è nulla per azzerare: lui mica azzera, io
vorrei!
Madonna se
partiamo male.. Che fatica e che azzerate per superare questo tiro. Non voglio
sapere cosa mi aspetta, ma la relazione devo guardarla per capirci qualcosa, e
quel "VI" appare. va beh, al massimo mungerò. E invece, guarda te,
cercando di pensare il meno possibile, supero di slancio (sbuffando eh) le
varie difficoltà. Riacquisisco fiducia in me stesso, forse riusciamo a
chiuderla la via! Anello fuori dal diedro, ma mi pare strana la sosta con un
punto solo. Continuo, salgo, verso destra come indica la freccia, ma..boh,
forse la sosta è davvero quella. Disarrampico, azz.
Finora
eravamo solo noi (e te credo, con sto freddo!), ma ora un'altra cordata ci
segue e un'altra sembra alla base. Parte Giorgio, non segue a destra ma va a
sinistra come lo schizzo della guida. E invece Grill era meglio, dovevo proseguire
dov'ero e avrei trovato la sosta poco più su. Il mio amico si complica la vita
a voler percorrere un traverso su placca quando bastava stare più bassi mezzo
metro. Poi quando non lo vedo più..non si muove più. Ma che fa? Sbuffa però..
Oh madonna, che cavolo c'è la dietro?! Un altro placcone duro, non azzerabile:
bisognerebbe essere alti 2m oppure dare una spallata sx esagerata per uscirne
senza "cagare la romella".
Madonna se
abbiamo ripreso ad andare male.. Va beh, vediamo questo diedro come si comporta.
Inizio a traversare e poi salire: non banale ma salgo disinvolto, dai che è
fatta! Poi la sorpresa, non presenta sullo schizzo della guida (ma su Grill
si): un bel placcone in traverso. Beh quel cordone servirà ad azzerare dai. No.
Ti permette di mettere il rinvio, poi son cazzi tuoi. Mi metto in
"longe", ci penso, ci provo, vacca se è dura. Provo basso, poi
capisco c'è da stare alti. Metto due rinvii contrapposti che qui ci caccio il
volo di sicuro.
Dico due
stronzate al mio amico, per smorzare la tensione, poi una voce da sotto
"Vai Andrea!!!" "Ma chi è?! "Natalia", ecco li, esco
per lo scarso che sono "Tu non stai vedendo nulla!". Bon devo
prendere coraggio e superare questo passaggio, o stiamo qui. Finalmente leggo
bene dove andare con mani e piedi, caricando quello sputacchio di concrezione bene
col piede. Due passi al cardiopalma, la mano va la, il piede sul terrazzino,
fatta. Alè! "Giorgio! Ce l'hai il pannolone di ricambio, che mi son cacato sotto!"
Riparte
Giorgio, prova la fessura direttamente, ma poi si dice "ma a destra è più
facile, che sono scemo? vado di la!". Spettacolare il traverso successivo,
sopra le nostre teste, bello esposto e di aderenza, ed infine la sosta, su una
panda di roccia arancione che sembra solo appoggiata li: meno male i piedi sono
su essa ma gli ancoraggi sulla parete. Poco bello quel manettone che è tutto
crepato alla base..
E ora
tre tette! Come in
Atto diForza! Ma che tette, sono tetti. Dai, in strapiombo non me la cavo male, dai
che ce la faccio. traversone esposto, senza protezioni, una breve risalita, e
poi il boulder. Strapiombone inclinato, una bella fessura su cui tirarsi un po
su, ma poi le mani dove vanno? C'è solo placca! Come tirare su i piedi fino
all'altezza del mio petto mi resta un mistero. Tallonare? Se se, azzerare e via
su. (C'era da passare tutto a destra..). Solo che non è finita. Seguono tetti e
movimenti di aggiramento di uno spigolo tutti belli fisici, che mi fanno
arrivare in sosta con le braccia che tremano..urca! E son scarso anche in
strapiombo..uehhhhh!
Coi VI
abbiamo finito però! Ormai si scambiano battute con Andrea, in cordata con
Natalia, di quelle che si fanno solo tra maschi.. E Giorgio sale sul settimo
tiro, un simil Tessari per tutti i buconi, fessure, orecchie della parete. Non
che sia un III grado, ma è un divertimento questo. Distende la mente dopo le
cacate sotto precedenti.
Ultimo tiro,
tocca a me. Vacca boia quanto è in alto quel cordone e quanto penzola nel
vuoto.. Tutta un'illusione. Sono appena 30m di tiro. Vado spedito, difficoltà
blande ma roba mica troppo solida e poche protezioni. Ultimo strapiombo ed
infine fuori.
Beh dai,
come prima uscita nemmeno malissimo su. Da metà in poi è pure uscito il sole a
scaldarci! Ora però scendo a cambiarmi il pannolone che ho sporcato per
superare la placca finale del quarto tiro..
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