Si cerca una
giornata plaisir, si avrà una giornata..imprevista. Cosa certa è il voler
evitare la bolgia che le vacanze di Pasqua avranno portato in zona Arco, perciò
San Paolo assolutamente no! Santa Massenza è distante, ci sono quei due spigoli
che io non ancora salito (Stefania quello nascosto sì), e allora andiamo. No la
via "Due Spigoli" eh!
Freddino al
parcheggio, ma migliorerà: suderemo di caldo, per poi tornare ad avere freddo.
Intanto partiamo maluccio: chissà che ho mangiato ieri sera, che mi rende "difficoltosa"
l'espulsione delle scorie. Difficoltosa nel senso "troppo facile".
Una bella sudata in avvicinamento, un errore che ci porta troppo avanti, e dopo
aver risalito la scalinata eccoci all'attacco.
Bestia
quanto fango per terra, non evitabile. Parto io, e i primi passi sono un po' da
studiare: pensavo più facile! Superato il boulderino iniziale, il proseguo in
placca è quasi tutto davanti a me.
Dalla sosta
osservo il secondo tiro: mo vacca che placca! E il primo chiodino è ad almeno
5m, senza possibilità di friends o altro in mezzo.. Stefania che aveva esordito
con un "a me le placche non fanno paura" si rimangia tutto con un
"ma vai pure te". Beh la capisco, non è proprio una via plaisir con
queste difficoltà e protezioni (R2?).
Il terzo
tiro era già mio date le difficoltà previste. Però boh, entrambi lo troviamo
più facile del secondo. Il sole ormai scalda bene, una goduria. Un po di vento
che ti fa sentire in parete davvero, il Lago di Santa Massenza..dai bel posto!
Peccato la quantità di gente che abbiamo sotto e di fianco..
Si riprende
anche lei, e si mangia il quarto tiro: decisamente felice di esserci portati
dietro un po' di friends (anche se per un'incomprensione il mitico rosso taglia
1 è rimasto in auto..). Che soddisfazione mettere dentro il blu numero 3! Una
timida foto di via, e si scende per andare a fare anche lo Spigolo Nascosto.
Si scende..si
prova. Segui la traccia, trova mille tracce, scendi perchè sembra logico.
Ometti sparsi.. Ometti che finiscono, di la sembra troppo ripido e non pestato,
di la è la giungla. E torna su, tanto su, sudore in queste braghe lunghe che
vorrebbero esser corte. Ecco un bel sentiero, lo seguiamo. Sì ma quanto ci
allontaniamo, quanto stiamo puntando a nord?! Ma alla fine ecco il cavo, ecco
la scala, è corretto.
Assetati
grazie al fatto che abbiamo solo una bottiglia in due (inutile dire chi ha lo
zaino leggero) tocca scendere fino in paese, quasi fino all'auto, e poi
risalire di nuovo dove siamo passati stamani. Almeno non si sbaglia..
All'attacco del pilastro nel bosco dello Spigolo Nascosto.
Faccio partire
Stefania che deve recuperare. Dopo un muretto non la vedo più, ma la corda
scorre, scorre.. Beh ma che placcone dopo il muretto! Però voglio muovermi,
esser svelto, che se no stasera per il traffico si arriva a casa a mezzanotte.
Trasferimento
nel bosco, di nuovo alla base dello spigolo, e con questa bella scusa de
"le tue corde ormai sono sopra, vai tu" la faccio ripartire.
Patatrac. La smemorella (ok, non abbiamo la relazione a dirla tutta) sale
troppo senza deviare a destra dall'altra parte dello spigolo quando serve e
così si ritrova su del marciotto non disarrampicabile. Sosta su albero.
Salgo verso
di lei, ma prima di raggiugnerla vado sulla via giusta fino alla vera S2.
Ricongiungersi non è semplicissimo ma siamo ganzi e ce la facciamo. Esser
finita a cacarsi sotto su del marcio l'ha un po' destabilizzata, normale. Tocca
spronarla abbondantemente per farla ripartire per il terzo tiro. E lei di
vendetta, mi farà poi finire tutta la via a me.
Ormai siamo
all'ombra da un po' e si sente. Lassù varie cordate che paiono pure lente, ma
forse abbiamo ancora una quantità di metri da salire tale per non intralciarci.
I tiri successivi scorrono, sogno quel placcone esposto che vedo al sole,
invidio chi ci sta arrampicando, io che qui ho freddo!
Arrivo alla
penultima sosta rattristato dal fatto che ormai il sole me lo scordo: anche il
placcone è all'ombra.. Discreta esposizione in questi metri, e anche nei
prossimi, fino a uscire comodamente sul bosco che si riprende la proprietà
della parete.
Soli soletti
ce la polleggiamo in tranquillità, a bere quel poco che è rimasto e a sbranare
la torta che mi ha dato la mia sorellina. Ora almeno la discesa è più chiara, oltre
che conosciuta. Partiti per primi sullo Spigolo del Vento, e usciti per primi.
Partiti per ultimi per lo Spigolo Nascosto e usciti per ultimi. Perfetti. Sosta
al bar e si riparte per casa con un "beh quando troviamo traffico
cerchiamo una piazzola, dormiamo un po' e aspettiamo passi". Ci fermeremo
molto presto..
Qui altre
foto.
Qui relazione
dello Spigolo del Vento.
Qui report dello Spigolo del Vento.
Qui relazione
dello Spigolo Nascosto.
Qui report dello Spigolo Nascosto.
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