sabato 17 dicembre 2016

Superando il sole, superato dal vento: alba sul Cusna

Stavolta ci arrivo in tempo. Anzi troppo in anticipo!
Il giro è il solito, la direzione la stessa della scorsa settimana, ma c’è un motivo: percorrere la cresta della schiena del gigante verso est, verso il sole. Parto dal parcheggio con la mia frontale, i bastoncini per fare casino e quindi avere due armi per spaventare le bestie con del preavviso. E invece nel buio pesto del bosco, un gruppetto di cinghiali mi sente tardi e mi fa prendere un bello spavento.
Continuo per la mia strada, timoroso del vento previsto dai siti meteo, ma che ancora non sento e quindi mi tranquilizzo. Le prime luci cominciano a vedersi quando sono già fuori dal bosco, non sapendo che ore sono mi affretto, che non voglio mancare l’alba per la seconda volta!
Ora però l’aria in movimento balla un bel tango. La neve è scomparsa, quel rimasuglio che ti faceva sperare che i cambiamenti climatici non siano così radicali, e invece sono proprio uno stravolgimento. Dritto per la croce di vetta, su un versante leggermente riparato dal vento, ma in cima.. mamma cara.
Sono in vetta, troppo presto accidenti. Meglio vestirsi: sotto guanti, guanti, moffole, coprimoffole, pile smanicato, giacca, wind chill maledetto! Il termometro in vetta segna -14°C, considerando che il vento quasi mi sposta direi che soffia a 45 km/h, il che crea un effetto wind chill di..-28°C: sole muoviti a sorgere!!!
Stavolta sono da solo in cima, mangia qualcosa, cammina per scaldarti, vai al riparo delle rocce, cammina, nuota a stile per scaldare le mani, sole?!?!?! Dove diavolo sei?!?!?! Esci!!! Ma chi me l’ha fatto fare.. Belle le nebbie a valle, le Alpi che sorgono, la toscana con la foschia, la Valle del Liocca con metà alberi bianchi dalla galaverna, ma soppa che freddo becco!
Finalmente eccola la palla di fuoco: scaldami un pochetto su.. Per usare il paragone dell’altra volta, oggi l’Appennino le ha messe le mutande, di castità!
Mi godo il momento, ma lo faccio durare poco perché qui c’è davvero voglia di scendere. Giù per la cresta est, veloce per spostarmi dalla furia del vento che ora è pure aumentato! Veloce percorro la schiena del gigante, guardandomi intorno, guardando il sole che si è fatto attendere come una bella ragazza che se la tira.
Sognando cascate di ghiaccio su questi versanti bassi e che di solito sono coperti di neve, arrivo al Passone, dove però la croce non fischia.. Ma non ho tempo e voglia di aspettare che emetta suoni, mi lancio giù per il solito sentiero, veloce verso l’auto. La toccata e fuga è riuscita nei tempi e modalità previste. Che fredd!

Qui altre foto.
Qui report.

Nessun commento:

Posta un commento