sabato 5 gennaio 2019

Plaisir a castel Presina: Evitando el Frio

Parlare di "plaisir" non deve trarre in inganno: c'è da cagare la romella. Ma è il modo con cui viene affrontata che è plaisir: quasi tutta da secondo, con dei bei resting, un compagno vecchi amico nonchè Maestro, e una giornata scialla e dal poco "impegno globale". Lo stato di forma e l'essenza del brocco vengono leggermente in secondo piano.
Dopo tanto che se ne sente parlare, mi ritrovo a Castel Presina: non esistono vie facili qui, ma esiste un microclima che consente di arrampicare anche oggi stando bene come temperatura (finchè c'è il sole). Bocciata, ahimè, la cascata, finiamo di nuovo su roccia: la mattina però inizia male con un freddo becco e un cielo velato. Fiduciosi giungiamo in vista della parete che si presenta al sole.
Col Maestro Nicola ci dirigiamo verso Evitando el Frio, mentre Giorgio e Ivan si fermano prima su "Scusate il Ritardo". Come era logico aspettarsi, troviamo già cordate sulla via e su quella a fianco. Ma tanto oggi è plaisir, non abbiamo fretta.
"Nico parti pure tu" e l'amico sale. Forse un po' fuori forma anche lui, non lo vedo salire in maniera fluida. Forse ne aveva di birra l'ultima volta che l'ha percorsa gradandola 5c sui primi tiri: oggi invece il mood sarà "ma chi è quel coglione che ha dato un 5c?!".
Raggiunto in sosta, lo lascio tranquillamente proseguire. Su roccia propio è un brutto periodo, non ho voglia di violentarmi con cose che non voglio fare e che non mi sento in grado di fare. Anche se poi il fatto che gli ultimi metri sono di traverso..è pure peggio per il secondo che per il primo!
"Vuoi farti il tiro più bello della via?" "Ma non ci penso nemmeno, forse forse faccio l'ultimo!". Nicola va a godersi il diedrone tecnico con uscita strapiombante dove..ecco un resting. Ah il pro che la sottogradava oggi se la sgugna bene! E in effetti, non è mica facile.. Con la corda dall'alto è comodo fare rrsting per rimettersi bene appeso.
Un tiro strano ora, che doveva finire lì, ma lì non ce nulla. E per fortuna che resisto agli inviti "vai tu che è facile" visto che vedo pure il maestro muoversi con una delicatezza non propria di un 5a.. Per poi vederlo spostarsi tutto a sinistra sulla sosta de La Regina del Bosco Nero.
Da qui riparte per l'ultimo tiro duro. Primi passi in modalità bradipo o mantide religiosa: a Nicola si confà di più il bradipo, teniamo il mammifero. Ecco la placca strapiombante ma con dei buchi, ai quali il ragazzo non arriva bene però. La ragazza di fianco a me mi conforta con un "Ma tranquillo, è facile, è il tuo amico che non vede mica tutti i buchi!".
Oh bene, ora sì che posso fare un tiro io! Il 5a dovrei ancora riuscirci! Peccato che sia tutto all'ombra.. Gelido, tetro, e su roccia un po' rotta. Una voglia matta di uscire per tornare al sole!
Si chiude la giornata con un classico terzo tempo al Platano. Nicola pare indemoniato, uno scassapalle così in un ristorante non l'ho mai visto: di certo le cameriere gli dan man forte, ma di certo non vorrei essere al posto loro!

Qui altre foto.
Qui una guida.
Qui e qui report.

Nessun commento:

Posta un commento