domenica 3 dicembre 2017

Vendetta di Sole, col Sole, e più: Ledro bis

Ognuno con le proprie ragioni, ma entrambi con la voglia di vendetta di Sole dopo domenica scorsa. Io e Stefania partiamo vogliosi, agguerriti, affamati sulla solita A22 che in questo mese si tinge di sproloquio di anatemi al ritorno (mercatini di Natale maledetti). Ci smorza un po' vedere la neve per terra a Mori..a Riva del Garda.. E che poi ritroveremo all'uscita della via, dell'ultima via.
Nonostante l'idea di discesa, parcheggiamo dalla galleria, che porta male parcheggiare dove si spera di scendere. Un vecchietto passa mentre ci prepariamo (mentre mi preparo, visto che lei è sempre pronta prima, ...) e ci dice "fresco eh stamani?!", sticazzi, sol che esca il sole e il vento se ne stia a cuccia. Scorriamo sotto Caino e Abele ma la troviamo occupata: si cambia per Sol Minore (già salito anni eanni fa, ma chi se lo ricorda?!).
Vuol partire lei, ha già calcolato che così mi ciuccio il tiro duro. Mentre io congelo alla base, lei sale svelta, più che altro per arrivare il prima possibile al sole. Sempre bello arrampicare con le dita gelate: provo anche coi guanti, ma nulla..
Bene, eccoci, scaldate un po' le membra, diamoci sotto con questo secondo tiro. Oh la peppa che partenza! Prova così, prova colà, non c'è nulla da fare, l'unica è quella del quadricipite destro di forza: proprio quello in convalescenza. Fatta questa seguono comunque altri passi delicati, con uno spostamento verso destra lungo lungo lungo che..azzero per poi trovare la mano giusta.
Un'elegante Stefania chiude il terzo tiro. Fantastico sole, quasi tepore, quasi paradiso confrontato con l'inferno della partenza. Siamo già nel bosco però, ma come?! Non dovevano esser 4 tiri? Ste m'hai fregato! Una saggia occhiata alla guida risolve il mistero: traversa un po' a destra e sali, e troverai il proseguo.
Partenza delicata (forse mi complico la vita), e poi gradoni facili per arrivare giusto giusto sotto la falesia della Regina del Lago. La seconda via è già pronta, ma con la partenza all'ombra: dove starò io, vitaccia.
Zio Genio è la seconda via del concatenamento di oggi: parte lei, agilissima, sono disarmato da quanto sale svelta.. Eppure dovrebbe essere un 5c.. Vabbeh oh, meglio se è più facile del previsto ci godiamo di più dopo! Quando tocca a me salire però, mi faccio qualche metro più a sinistra che..ohperò. Ma anche qualche passo sopra mica scherza! Brava Ste.
Bello L2 di ZioGenio, che mentre scrivo non ricordo proprio benissimo, ma mi pare sgusci un po' a destra, strapiombetto, poi a riguadagnare la sinistra con traverso su placca facile ma esposto, e poi ohissa a issarsi su verso una comoda uscita. Niente concatenamento con L2, troppo dura la corda.
E quindi è lei a portarmi fuori dalla via, che mi pare pure sia la stessa uscita della Regina del Lago. Beh su, non stiamo a poltrire, che ne abbiamo un'altra da fare! Si cammina sempre con le scarpette ai piedi per risparmiare tempo, la corda fatta su a bambola (quasi tutta io).
Eccoci alla base, e ci troviamo un'altra cordata, proprio quella che era su Caino e Abele. "Ste parti te, così gli altri tiri li faccio io che so che non gradisci gli strapiombi". Si prepara, e parte. Coma cambia la vita passando da spittature S0,5 a cordini marci R2! Infatti giunta al passo bastardello alla seconda protezione.. "Vai tu va la, a me non piace".
Cambio corde, e salgo io, così intanto i due avanti hanno preso un po' di distanza e non facciamo tappi. Via che ho già salito settimana scorsa e quindi con la quale ho (troppa) confidenza: supero il passo, supero gli altri, arrivo alla prima sosta, ma decido di salire oltre in modo da concatenare e riguadagnare un po' di tempo.
Stefania sale come se nulla fosse, come cambia la testa eh.. Veloce e arzilla! Camminatina verso il proseguo della via, si incrocia il sentiero di discesa, salitina di I, ed ecco la corona sulla roccia. Il tiro all'apparenza sembra facile, ma le dico subito "guarda che lassù c'è un pezzo duretto..". Riparto io. L'altra volta salii da primo, e anche oggi: confermo il duretto!
Altro trasferimento, ma di poco conto: lei davanti, lei che esclama "no ma io questo no, no no no", ok, deve aver visto la partenza! Vado, dopo aver scattato la foto del pirla, e con mia sorpresa supero tutto il tiro meglio dell'altra volta che ero da secondo! Strapiombo iniziale e lama laterale traverso salita ma che strana roba è.
Dalla sosta, guardo giù per chiamare anche lei, e noto qualcosa che mi turba. Dov'è l'ultima protezione: un rapido conto e realizzo che se fossi caduto dalla sosta (magari mentre la attrezzavo) sarei arrivato alla base. La confidenza coi gradi bassi (l'ultimo tratto era facile) come può esser fatale..
Ultimo tiro duro, il tiro chiave. Ma ci tocca aspettare, i ragazzi di Ferrara sono impegnati su esso. Che bel tepore..preludio del gelo di quando il sole scomparirà! Posso partire, ho visto salire uno di loro, dove ha messo i piedi, ma quando tocca a me non mi fido e faccio come una settimana fa: taac il cordino sul chiodo! Che poi, se non sono passato pulito una settimana fa, vuoi che passo oggi?
Non che il resto sia poi facile. Me lo ricordavo, ma non così impegnativo: saltare in groppa allo spigolone e poi vari passi di placca a pinzare a mano aperta il pinzabile. Però davvero bello. Come bella la vista da qua, col Baldo debolmente innevato, il cielo azzurro e il Lago blu.
Mentre sono in sosta, il sole finisce dietro la montagna alle nostre spalle, e il gelo incombe. Forza Ste, muoviti a salire e a portarmi fuori dalla via! Le indico la strada, e una volta trovato il primo chiodo vede tutto bene. Ben presto in sosta, ben presto anche io che c'ho frio!!!
Dedica sul libro (l'ultima era la mia della settimana scorsa! Ma di certo sono passate altre cordate, sicuro) e dopo aver dato qualche dritta per la discesa ai due ragazzi, mangiamo (che fame!) e ci vestiamo (che freddo!).
L'idea era di chiudere la giornata con ferrata, cima e discesa ad anello, ma..ok che sono le 15, ma fa troppo freddo. Infatti c'è pure della neve qui! Meglio scendere, che ce ne andiamo a mangiare prima e al caldo! Discesa intelligente per sentiero verso Biacesa, e dal paese sulla statale verso il parcheggio. Niente doppie vamolà!
Alla macchina prendiamo d'assalto birra formaggio e pane, in questa precisa sequenza, per placare una fame e una sete che non si vedevano da secoli!! Vendetta compiuta, il Sole è tornato!

Qui altre foto.
Qui e quirelazione di Sol Minore.
Qui  relazione di Zio Genio
Qui relazione di Re del Lago.
Qui report.

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