L'Ultra Trail degli Dei si porta ancora
dietro qualche strascico sulle mie ginocchia, ma la voglia di fare della gamba
e del fiato è tanta.. Presto fatto, mi accordarsi con Mattia per un giro in
bici dei suoi, a occhi chiusi: non mi interessa dove e come e cosa, basta fare
della fatica. E io che non sono un BDC-addicted contro questi che invece fanno
quasi solo questo, di certo ne farò.
A occhi
chiusi accetto la proposta di Mattia, non chiedo manco dove si va ma solo
l'orario di partenza e qualche dritta su quanto prendersi da mangiare e bere e
vestire. Vestire.. Al parcheggio di Pianoro ci cambiamo e prepariamo, siamo io,
Mattia, Federico, Sergio e il Benna. Tutti bellini nelle loro divise, e io coi
mie stracci che manco posso esser definito un cicloplebeo. Sono lo schiavo dei
cicloplebei.
Ma l'abito
non fa il monaco! (Anche un monaco senza abito è poco credibile) Partiamo e già
parlottano di km, dislivelli, salite, non voglio sapere nulla! Scatto in avanti
per non sentire, da ignorante: e infatti una minighisata me la provoco subito.
Copro il contachilometri col buff.
Salita verso
il Passo della Raticosa, non la più dura di oggi ma già si fa sentire. Non riesco a stare sempre al
passo coi ciclopro, mi fermo per controllare se ho ancora il telefono, e Mattia
torna indietro a cazziarmi e tirarmi per recuperare gli altri. Io sono un
diesel, un mulo diesel: andare alla vostra andatura non riesco, ma a capo chino
me la faccio tutta e arrivo prima o poi..
Dopo la
Raticosa, raggiunta in poco più di 2h, si punta al Passo della Futa: la fottuta Futa! La Via degli Dei e
l'Ultra Trail degli Dei mi perseguitano, hihihi. Ma che perseguitano, lo
scegliamo noi di esser qui, di soffrire, di faticare. Strani esseri siamo noi.
Raggiunto questo passo, super discesa verso la Toscana! Minchia, in Toscana, ma
dove mi stanno portando?
Sosta a un
bar ristorante dove una coca cola e un panino ce lo facciamo tutti: tutti col
prosciutto, tranne io che essendo vegetariano lo chiedo col formaggio. E mentre
li aspettiamo, scatta il discorso alimentazione "i ciclisti e il formaggio
sono due strade che si separano e non si incontrano mai", poi gli mostro
il mio panino e gli dico "infatti, vedi? Io non sono ciclista!"
Tratto in
piano verso Scarpiera, quei tratti in cui fatico a stargli dietro. Inutile
passaggio per l'autodromo del Mugello (accidenti ai fan dei motori), e poi il
bel salitone per il Passo del Giogo. Il gruppo si separa abbondantemente, me ne resto indietro con Sergio
per farmela al mio ritmo: piano ma inesorabile. Ziocca che caldo.. Curve su
curve, tornanti, ma il passo non arriva.. A occhi chiusi, non voglio sapere
quanto manca, prima o poi arrivo.
Eccoli,
gelato, gatorade, e tanta acqua.. Siamo a metà giro. A sticazzi! Discesa veloce
(insomma, io mi caco sotto in discesa e sono la gioia dei rivenditori di freni
da bici), Firenzuola, e poi bellissimo passaggio in un mezzo canyon, dove
ringalluzzito tiro da bestia stando dietro a cavallo pazzo Mattia, tanto che
c'è da rallentare perchè qualcuno rimane indietro, e non è bello. AH però
quando resto indietro io mica fate così! Prrrrr!
L'annuncio, "da
Castel del Rio parte il salitone più duro oggi (l'ultimo, ma che caz) che ci
riporta al Passo della Raticosa". Mi fermo per un gel, andate pure, arriverò. Si
ferma anche il Benna, che quando mi supererà lo farà con la musica al seguito
(cellulare con casse) "questa salita troppo tosta per farla senza
musica", se lo dice lui! E poi che gli strappi più duri sono a metà e alla
fine!
Curve curve,
lunghi rettilinei in salita, ma dov'è questo passo?! Eccolo che cazz, sono
arrivato anche io! E qui vorrei davvero chiudere gli occhi e non vedere tutte
queste moto.. Va bene la libertà per tutti, ma avere un labirinto di due ruote
per arrivare all'entrata del bar.. Madonna che fame e sete, ma meglio
contenersi.
Quasi fatta,
discesa per dove siamo saliti prima, quindi ancora qualche strappetto in salita
ci sarà. Pensa te, mi sembra di stare meglio adesso che quando sono partito! Ma
già sento chi "ah ma oggi non lo batto il mio record di giro più
lungo", sta a vedere che scatta una variante.. E in realtà scatta, ma
piccola, e solo per battere il record di dislivello.
Alla fine ne
usciamo con 175km e quasi 3400m di D+. E io che non ne capisco una mazza, non
so se siano tanti o pochi, ma di certo mi soddisfano la voglia di far della
fatica! Ora datemi una birra! Me la bevo a occhi chiusi e in un batter d'occhio!
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