Ma quanto
tempo è che non arrampico con Giorgino, Giorninga, Gheorghe, Gio'? Un mese
preciso: risale al 25 marzo l'ultima che ci siamo fatti insieme. No no Nicola sta calmo, non si parla di panini, ma di
vie di arrampicata. Solo che il ragazzo è esigente, per meno di un VI non punta
la sveglia, per meno di un TD manco fa lo zaino. Tocca andare sul duro,
nonostante la figuraccia dello scorso weekend.
Gli
obiettivi sono di: evitare di essere in parete nelle ore calde (non vogliamo
fare la fine delle merde al sole), essere a casa a un orario decente (stasera
concertone), evitare la folla, divertirsi, fare una bella via. Bon, in auto si
opta per Padaro, per Esculapio, che il mio amico ha già salito ma che già tempo
mi aveva detto risale volentieri. Sveglia alle 4e30..maledetto caldo.
Colazione alla
sempre ottima Pasticceria di Mori: giusto ieri mentre correvo (dura la ripresa dopo l'ultratrail) ho avuto il
flash del viso della signora al bancone, segno che mi mancava.. Il bombolone
alla crema però sortisce l'effetto nefasto: una volta parcheggiato nell'ampio
spiazzo bordo strada (chi conosce la zona sa che sono ironico) occorre
sbrigarsi a prepararsi per poi fuggire in bagno! Ma anche a Giorgio ha fatto
effetto la pasta..
Alle 8e20
attacchiamo la via, che siamo ancora soli. Parto io, in modo che il mio amico
tiri da primo i tiri che l'altra volta ha salito da secondo. Certo che il primo tiro parte bene: cordone
molto in alto, ma le fessure ospitano tranquillamente nuts e friends. Ci devo
pensare un po', ma alla fine riesco a uscire dalla roccia ancora ombreggiata e
fresca del bosco (con bella uscita su repentino cambio di pendenza povero di
mani), per dirigermi verso la sosta, oh mio Dio che cazzo di camino sul secondo
tiro!
"Bella
sveglia eh il primo tiro?" dice Giorgio, mentre io son li che penso
"non infierisco perchè non vorrei essere al tuo posto ora". Parte il
mio amico, e questo caminone permette di arrampicare con un po' tutti i modi,
non contemporaneamente: spigolo, placca, camino incastrato dentro, camino
incastrato di lato, camino in spaccata, strapiombo. Eh ti vedo che sudi ciccio!
Quando tocca a me ringrazio di esser partito per primo dalla base.
Intanto una
cordata di austriaci ci segue, ma sarà sempre educata, aspettando la ripartenza
del nostro secondo per partire anche loro: dei signori rari da trovare in via,
sopratutto quando sei nettamente più scarso e lento di loro.. Riparto per un
tiro che mi ricorda tanto quello di Artemis (non l'ultimo per fortuna): mi sento bene oggi, anche
se partito un po' con un "ma perchè?", ora mi trovo quasi sereno a
salire quest'altro muretto ripido. Se guardo giù..davvero verticale. E oramai,
al sole. Caldooooo.
Dalla comoda
nicchia di S3, riparte il mio amico per quello che lui dice essere il tiro
chiave, anche se da sotto non pare così critico. Invece lo vedo salire calmo sul
diedro inclinato, ma è più che si stringono le chiappe e non fanno passare
manco uno spillo. Un bel traverso esposto senza piedi, tutto aderenza. Il suo urlato
"puoi partire" lo sento accompagnato da un sussurrato (ma non
abbastanza) "e mo' son cazzi tuoi", simpatico il ragazzo.
E invece
tiè, tutto pulito e senza nemmeno impazzire tanto! Ma ora questo ottimismo lo
pago. Un fessurino solca un diedro aperto, ma il fessurino è spesso tappato: il
mio caro amico mi infonde fiducia con un "prepara già il friend verde
perchè per metri e metri non c'è nulla e se voli ti disfi le caviglie",
grazie. Appena posso metto giù il grigio invece, solo che così..tappo con esso
la fessura che mi serviva per la mano! Passaggio da farsi in apnea, e niente,
tocca azzerare sul frineds per poi arrivare ad abbracciare il lamone sopra.
Mentre
Giorgio parte per il sesto tiro, arriva l'austriaco capocordata, e con qualche
battuta viene fuori quanto siamo malati. Lui mi dice "caldo eh?" e la
mia risposta è semplice "si, ma non è mica una sorpresa: lo sappiamo
tutti, ma vogliamo comunque arrampicare". Intanto Giorgio sale il placcone
ondeggiando a destra e sinistra a cercare i punti deboli: ogni tanto ricorda Tessari,
ma molto più ripido..
Ormai
dovrebbe esser fatta, mi tocca concatenare i due tiri più facili della via: una
ventina di metri con massimo IV+, e poi una camminata su cengia terrosa sotto
questi paurosi strapiombi che solcano la parte alta di questa parete: e un
pensiero scorre a quello di Artemis, che mi dicono sia gradato 6b adesso..
Io dico che
chi apre le vie ha davvero fiuto. Te guarda dove sono andati a passare per
uscire: si sale traversando verso sinistra, sino a doversi letteralmente
rannicchiare a rana, con le chiappe che accarezzano i talloni, le mani in
rovescio a cercare prese all'altezza delle caviglie! E anche dopo non molla il
tiro, Giorgio non se lo ricordava mica! Qualche passo boulderoso, ma sono
troppo carico per non farcela pulito.
Ed eccoci
fuori, sudati un tot (il laccio sotto il mento del casco e due lembi che escono
dal nodo della bandana, gocciolano), affamati (Mars di via ben meritato), e soddisfatti: piano
quasi perfetto, pensare a una via più lunga oggi ci avrebbe prosciugato in parete.
4h per la via, siam perfetti, ora vediamo di scendere e rifocillarci!
La discesa
non è banale, e non mi ricordavo così tanto da disarrampicare. Una doppia da
farsi anche con una corda sola, si gironzola in parete alla ricerca del
prossimo ancoraggio (e anche qui, che lavoro gli apritori..), una doppia lunga,
ma è quella dopo che regala emozioni: 35-40m completamente nel vuoto. Non male
come prime doppie dell'anno! Video.
Giornata
positiva, spesa e pianificata bene: lisci, tutto filato liscio. Dai non fa troppo caldo, non si vedeva nemmeno il Lago di garda dalla parete per l'afa che c'è! Ora però mangiamo e beviamo, se no godi solo a metà.
Qui una
guida.
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